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SVIZZERAMaggior trasparenza sulla nazionalità dei parlamentari

22.01.19 - 16:03
La Commissione delle istituzioni politiche degli Stati ha approvato una iniziativa parlamentare di Marco Chiesa: «La popolazione deve sapere chi ha interessi personali»
Keystone
Maggior trasparenza sulla nazionalità dei parlamentari
La Commissione delle istituzioni politiche degli Stati ha approvato una iniziativa parlamentare di Marco Chiesa: «La popolazione deve sapere chi ha interessi personali»

BERNA - In futuro i parlamentari svizzeri potrebbero essere obbligati a dichiarare se possiedono più nazionalità. Con 6 voti contro 2 e una astensione, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) ha infatti approvato una iniziativa parlamentare in materia di Marco Chiesa (UDC/TI).

Per il consigliere nazionale ticinese, nel registro pubblico degli interessi che viene pubblicato ogni anno dai Servizi del Parlamento andrebbero pubblicate non solo relazioni di interesse e professione ma anche indicazioni sulla nazionalità.

«Alla stessa stregua che una relazione di interesse, una seconda cittadinanza di un altro Paese apporta vantaggi e convenienze», secondo Chiesa. "Basti pensare - aggiunge il ticinese - che il parlamentare con un passaporto di un Paese dell'Unione europea, al di là della sua facoltà di esprimere col suo voto preferenze elettorali o decidere di importanti votazioni popolari, beneficia dei privilegi di ambo i Paesi. Si crea dunque così una relazione di interessi personali che merita di essere portata a conoscenza della popolazione».

Queste argomentazioni sono state ora approvate dalle commissioni delle istituzioni politiche delle due Camere. Secondo la CIP-S, il nuovo obbligo «costituisce un elemento di trasparenza supplementare a beneficio degli elettori». La CIP-N potrà ora preparare un disegno di legge da sottoporre al plenum.

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