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SVIZZERAI Verdi liberali puntano a 10 seggi al Nazionale

19.01.19 - 14:05
Tra gli argomenti che il partito intende cavalcare per raggiungere l'obiettivo figurano il clima, l'Europa e l'innovazione. «Vogliamo fare della Svizzera un pioniere nella protezione del clima»
Keystone
I Verdi liberali puntano a 10 seggi al Nazionale
Tra gli argomenti che il partito intende cavalcare per raggiungere l'obiettivo figurano il clima, l'Europa e l'innovazione. «Vogliamo fare della Svizzera un pioniere nella protezione del clima»

BERNA - I Verdi liberali (PVL) mirano nelle elezioni federali di quest'autunno a conquistare tre ulteriori seggi in Consiglio nazionale, raggiungendo quota dieci. Tra gli argomenti che il partito intende cavalcare figurano il clima, l'Europa e l'innovazione. È quanto emerso oggi a Liestal (BL), nel corso dell'assemblea dei delegati.

Il partito - che quattro anni fa aveva perso cinque seggi - conta attualmente sette rappresentanti nella Camera del Popolo: ora i PVL intendono tornare ai fasti del passato, quando avevano fino a 12 membri al Nazionale.

«Vogliamo fare della Svizzera un pioniere nella protezione del clima, garantire il pieno accesso all'Europa a lungo termine con un accordo quadro e consentire maggiore innovazione e concorrenza», ha dichiarato il presidente del PVL Jürg Grossen, citato in una nota: per fare ciò, ha aggiunto, «ci vorranno più liberali Verdi a Palazzo federale».

L'obiettivo è di ottenere almeno dieci seggi nel Consiglio nazionale. Purtroppo - ha deplorato il presidente - a livello di politica federale dominano il protezionismo, l'ostilità nei confronti dell'innovazione e la predilezione per i vecchi feudi. «Questo posto ha urgente bisogno di una svolta».

Nel corso dell'assemblea i delegati hanno anche discusso dell'oggetto in votazione il prossimo 10 febbraio: al termine di un acceso dibattito, con 95 voti contro 23 e 6 astensioni, hanno deciso di raccomandare la bocciatura dell'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti promossa dalla sezione giovanile del partito ecologista svizzero.

Secondo il vicepresidente Martin Bäumle, esistono alternative più efficaci per una pianificazione territoriale più sostenibile. A suo modo di vedere l'iniziativa avrebbe scarsi effetti al di fuori delle zone edificabili e all'interno di queste ultime non sarebbe applicabile in maniera sensata.

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COMMENTI
 

Galium 5 anni fa su tio
Spero proprio che ci riescano

Evry 5 anni fa su tio
Quante illusioni, crederci è permesso

seo56 5 anni fa su tio
Aspetta e spera....
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