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SVIZZERA / FRANCIACon sei mesi di ritardo Parigi paga Berna

21.12.18 - 14:38
La Francia ha infine restituito alla Svizzera oltre 300 milioni di franchi quale ristorno per le imposte percepite sui salari dei frontalieri
Keystone
Con sei mesi di ritardo Parigi paga Berna
La Francia ha infine restituito alla Svizzera oltre 300 milioni di franchi quale ristorno per le imposte percepite sui salari dei frontalieri

LOSANNA - Con quasi sei mesi di ritardo, la Francia ha infine restituito alla Svizzera oltre 300 milioni di franchi quale ristorno per le imposte percepite sui salari dei frontalieri. La Confederazione ha informato i cantoni interessati, come Vaud, che i pagamenti da parte di Parigi sono in corso alla Banca nazionale svizzera.

Tale somma avrebbe dovuto essere versata dalla Francia già il 30 di giugno scorso. Il ritardo francese ha suscitato il malcontento di alcuni cantoni, come Vaud e Giura. Al primo spettano infatti più di 112 milioni e per il Giura 25 milioni. Non è la prima volta che i francesi nicchiano con le retrocessioni: era già accaduto nel 2015 e nel 2016.

A Keystone-ATS, l'ambasciata di Francia a Berna si è accontentata di affermare che i pagamenti sono stati eseguiti. No comment invece su alcuni interventi di deputati vodesi al Gran Consiglio, che avevano chiesto di applicare delle penalità per i ritardi.

Nel 2016 era fallita a Ginevra l'iniziativa promossa dal Mouvement citoyens genevois (MCG) per la soppressione del ristorno alla Francia dell'imposta alla fonte versata dai lavoratori frontalieri. Il MCG affermava che una parte ingente della somma - destinata alle collettività locali francesi - era in realtà "conservata" da Parigi.

L'accordo del 1973 prevede il ristorno a Parigi del 3,5% della massa salariale lorda dei lavoratori frontalieri residenti in Francia e attivi a Ginevra. La retrocessione rappresenta da 280 a 300 milioni di franchi all'anno.

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