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GINEVRA / BERNA"Spese allegre", Barazzone getta la spugna

30.11.18 - 11:50
Il consigliere nazionale e municipale di Ginevra ha deciso che, terminati i suoi mandati, non si ricandidarà
Keystone
"Spese allegre", Barazzone getta la spugna
Il consigliere nazionale e municipale di Ginevra ha deciso che, terminati i suoi mandati, non si ricandidarà

GINEVRA - Il consigliere nazionale e municipale di Ginevra Guillaume Barazzone (PPD), sotto i riflettori per le elevate spese fatturate alla città, lascerà il Consiglio nazionale alla fine della legislatura e non si ripresenterà alle elezioni per l'esecutivo cittadino nel 2020. Lo ha comunicato egli stesso al partito cantonale.

In un comunicato, il PPD ginevrino ha lodato la decisione, che denota - a suo avviso - senso di responsabilità. Barazzone ha discusso con il partito e la scelta è stata operata di comune accordo. «Vogliamo inviare un messaggio etico alla popolazione», ha detto il segretario generale Nicolas Fournier. Barazzone porterà a termine i due mandati e non si ricandiderà.

Il municipale PPD è stato spinto ad agire a seguito dello scandalo delle spese allegre dei municipali. Da una verifica effettuata dalla Corte dei conti è infatti emerso che i cinque membri dell'esecutivo ginevrino hanno usato i soldi dei contribuenti per spese non legate alla loro funzione.

Barazzone - già nel mirino del Ministero pubblico nell'ambito di un procedimento per accettazione di vantaggi legato a un viaggio ad Abu Dhabi nel 2017 - è risultato il più "spendaccione": per lo scorso anno 42'000 franchi di spese, di cui oltre 17'000 franchi di costi di telefonia mobile e circa 3000 franchi in taxi, in parte in piena notte e verso indirizzi privati.

Nella lettera indirizzata al comitato direttivo del PPD ginevrino, Barazzone afferma di volersi assumere le sue responsabilità e precisa di aver restituito le somme ricevute. Il municipale si è scusato con gli abitanti di Ginevra, il partito e i collaboratori ed è cosciente della delusione che ha causato ad alcune persone. Rimarrà attivo nel PPD, indipendentemente dai suoi mandati, ha aggiunto.

Guillaume Barazzone è arrivato al municipio nel novembre 2012 per sostituire Pierre Maudet (PLR), eletto in Consiglio di Stato. Ha così posto fine a 20 anni di assenza del PPD dall'esecutivo cittadino. Un anno dopo è entrato al Nazionale per sostituire Luc Barthassat, eletto anch'egli in Consiglio di Stato.

Avvocato di formazione, si è fatto notare sotto la Cupola federale per le sue posizioni liberali, in particolare a favore del matrimonio per tutti. Barazzone aveva annunciato in ottobre che non si sarebbe candidato all'elezione per il Consiglio degli Stati nel 2019, preferendo continuare ad impegnarsi al Nazionale e nel municipio. Le rivelazioni della Corte dei conti hanno però minato la sua credibilità anche a livello federale.

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