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SVIZZERAPreventivo 2019: «No ai tagli sull'uguaglianza»

28.11.18 - 10:12
Il Nazionale ha respinto oggi una proposta in merito del democentrista Sebastian Frehner
Keystone
Preventivo 2019: «No ai tagli sull'uguaglianza»
Il Nazionale ha respinto oggi una proposta in merito del democentrista Sebastian Frehner

BERNA - Non occorre diminuire di 9,5 milioni i mezzi destinati all'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo nel preventivo 2019 della Confederazione. Ne è convinto il Consiglio nazionale, che oggi con 125 voti contro 55 ha respinto una proposta del democentrista Sebastian Frehner (BS).

L'idea, sostenuta soltanto dal gruppo UDC, consisteva nel tagliare completamente i mezzi attribuiti all'ufficio federale. «La ripartizione dei compiti tra uomini e donne è radicalmente cambiata negli ultimi anni», ha rilevato Frehner, aggiungendo che «non occorre avere un ufficio che fa unicamente del lobbismo per le donne». I suoi argomenti sulle differenze tra i sessi e la speranza di vita tra uomini e donne non hanno però fatto breccia.

Anche le richieste della sinistra di aumentare di rispettivamente 200'000 franchi e 600'000 franchi i crediti in questo settore non hanno avuto successo. Samuel Bendahan (PS/VD) non è riuscito a convincere il plenum che occorre assistere le imprese che vogliono fare sforzi in questo ambito e verificare se l'uguaglianza salariale sia davvero praticata. Invano, anche la sua collega Mattea Meyer (PS/ZH) ha dichiarato che la lotta contro la violenza fatta alle donne non deve restare puramente retorica.

Consulenti esterni - Il Nazionale ha peraltro deciso - con 96 voti contro 92 - di diminuire di 1,4 milioni il credito di 165,2 milioni accordato per le spese di funzione dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). La maggioranza ha voluto dare un segnale per quanto riguarda il ricorso a consulenti esterni.

«L'UFSP non ha le risorse per soddisfare tutti i mandati che gli si affidano. Deve quindi poter far appello ad esperti esterni, ad esempio per i medicamenti per le malattie rare», ha deplorato Thomas Weibel (PVL/ZH).

Ufficio energia - L'UDC non è invece riuscito a far accettare tagli nell'Ufficio federale dell'energia (UFEN). Accusandolo di promuovere troppe campagne, il partito voleva diminuire di 19 milioni su un totale di 90,3 milioni destinati alle spese funzionali dell'UFEN. Ritenendo che tocchi ai cantoni intervenire, Sandra Sollberger (UDC/BL) ha invitato invano il plenum a ridurre di 1 milione di franchi nel "Programma Edifici".

Anche i tentativi di diminuire di 13,3 milioni su un totale di 38,2 milioni i mezzi devoluti alla custodia dei bambini complementare alla famiglia non hanno avuto successo. Il campo rosso-verde non è a sua volta riuscito ad aumentare di 1,8 milioni il credito per il mantenimento integrale del programma di lotta contro la povertà.

Tagli limitati - Ieri, nel primo giorno di dibattiti, il plenum ha approvato i primi tagli - seppur limitati - rispetto al progetto governativo. La maggioranza si è infatti pronunciata per maggiori economie nella voce "Spese per beni e servizi" (-19 milioni) e nell'aiuto sociale per il settore dell'asilo (-45 milioni).

È invece stato risparmiato dai tagli il personale federale. Tra le proposte di economie respinte vanno segnalate anche i 78 milioni nel budget del Dipartimento degli affari esteri (97 contro 91 e 1 astenuto).

Fino a giovedì - I dibattiti alla Camera dei popolo intanto proseguono. Il plenum deve in particolare decidere se incrementare di 2,8 milioni il budget del Corpo delle guardie di confine per creare 44 posti supplementari. Il Nazionale deve anche decidere come impiegare i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020.

La commissione preparatoria propone pure di accordare 3 milioni supplementari all'Ufficio federale dello sport in vista del mondiali di ciclismo di Martigny (VS) e Aigle (VD) del 2020. L'esame del budget proseguirà anche giovedì, mentre lunedì toccherà agli Stati.

Lunedì agli Stati - Il budget 2019 approvato dal Consiglio federale attesta entrate pari a 73,6 miliardi di franchi e uscite per 72,3 miliardi, con un'eccedenza di 1,3 miliardi. Tale avanzo è dovuto a maggiori introiti fiscali, ma anche alla bocciatura della previdenza vecchiaia 2020 e della terza riforma della fiscalità delle imprese, che ha generato minori uscite, ha spiegato il ministro delle finanze Ueli Maurer.

Finora il plenum non si è distanziato dalle proposte della sua commissione delle finanze. Quest'ultima prevede di ridurre le spese di 70,2 milioni. Molte decisioni sono però state prese di misura, con un solo voto di scarto su singoli crediti. La Camera dei cantoni si pronuncerà invece lunedì. La sua commissione preparatoria ha aumentato il budget di 101,7 milioni di franchi rispetto alla versione del Governo. Sia il disegno governativo che gli aumenti proposti rispettano le esigenze del freno all'indebitamento.

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