Due mozioni chiedono al Governo una strategia per rafforzare la stazione senza toccarne il budget
BERNA - La stazione di ricerca Agroscope deve continuare a essere decentralizzata e il suo budget non deve essere ridotto del 20%. È quanto chiedono due mozioni della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale che il Consiglio federale si dice disposto ad accogliere.
Il Consiglio federale è chiamato a rivedere l'obiettivo di risparmio migliorando l'efficienza. Agroscope non deve essere costretta a risparmiare 40 milioni di franchi: questi fondi dovrebbero andare a beneficio della ricerca.
Le mozioni chiedono al governo una strategia per rafforzare la stazione, escludendo l'idea di una centralizzazione. Può essere esaminata l'idea di un campus centrale e di centri di ricerca regionali (per esempio uno nella Svizzera francese e uno nella Svizzera tedesca) e stazioni sperimentali decentrate.
La riforma di Agroscope è al centro delle critiche da tempo. Il Consiglio federale proponeva di centralizzare a Posieux (FR) l'istituto attualmente suddiviso in diversi cantoni (in Ticino esiste una stazione a Cadenazzo) e di tagliare del 20% il budget. L'Unione svizzera dei contadini (USC) teme la soppressione di 600 impieghi e ha stigmatizzato la mancanza di concertazione con gli ambienti interessati.