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SVIZZERAGiro di vite sui farmaci contraffatti

14.11.18 - 10:44
Dal 2019 entreranno in vigore le modifiche legate alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla contraffazione dei prodotti medicali
Keystone
Giro di vite sui farmaci contraffatti
Dal 2019 entreranno in vigore le modifiche legate alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla contraffazione dei prodotti medicali

BERNA - Dal 2019 saranno rafforzate la sicurezza dei medicamenti e la lotta alla loro contraffazione. Il Consiglio federale ha deciso oggi di porre in vigore le modifiche legate alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla contraffazione dei prodotti medicali (Medicrime).

Si tratta del primo accordo internazionale che mira a stroncare il commercio illegale di agenti terapeutici, viene sottolineato in un comunicato governativo.

Gli Stati firmatari, tra cui la Svizzera, s'impegnano in particolare a estendere le fattispecie penali relative alla fabbricazione, all'offerta e al commercio di farmaci contraffatti. Secondo alcune stime, ogni anno si contano circa 20'000 spedizioni di medicamenti illegali nella Confederazione.

Le modifiche permetteranno di migliorare lo scambio di informazioni a livello nazionale e internazionale, nonché le possibilità di indagine penale.

Il primo gennaio 2019 entrerà in vigore anche la revisione totale dell'ordinanza sulle autorizzazioni nel settore dei medicamenti (OAMed), che permette di migliorare il controllo e la tracciabilità dei medicamenti nella catena di distribuzione.

La novità concerne in particolare gli intermediari, che assumeranno maggiori responsabilità. In futuro dovranno garantire che i fornitori dispongano delle autorizzazioni, ma anche che i farmaci non provengano da un traffico illegale e non siano destinati a scopi illeciti. Anche l'esportazione di medicamenti utilizzabili per l'esecuzione di persone sarà sottoposta a maggiori controlli.

L'armonizzazione con la legislazione internazionale permetterà inoltre la somministrazione per un periodo limitato di medicamenti sperimentali, ossia non ancora omologati per l'immissione in commercio, a pazienti affetti da malattie gravi o che hanno risposto positivamente al medicamento durante la sperimentazione clinica.

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