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SVIZZERABerset difende il multilateralismo davanti all'Onu

27.09.18 - 19:12
«Possiamo affrontare con successo le sfide poste dall'aumento delle diseguaglianze, dal cambiamento demografico e dalla migrazione solo se le fronteggiamo con uno spirito di fiducia reciproca»
Keystone
Berset difende il multilateralismo davanti all'Onu
«Possiamo affrontare con successo le sfide poste dall'aumento delle diseguaglianze, dal cambiamento demografico e dalla migrazione solo se le fronteggiamo con uno spirito di fiducia reciproca»

BERNA - A New York, il presidente della Confederazione Alain Berset ha sottolineato l'importanza che la Svizzera accorda alla collaborazione e al diritto internazionale. Lo ha fatto presente sia negli incontri bilaterali sia in occasione del suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu.

Di fronte a quest'ultima - secondo quanto comunicato dal Dipartimento federale dell'interno (DFI) - Berset ha detto: «possiamo affrontare con successo le sfide poste dall'aumento delle diseguaglianze, dal cambiamento demografico e dalla migrazione - e le relative cause - solo se le fronteggiamo con uno spirito di fiducia reciproca». La comunità internazionale ha troppo da perdere nell'attuale crisi del multilateralismo, ha aggiunto.

Una politica improntata al protezionismo e all'egoismo - ha precisato - ostacola il commercio, nuoce al benessere, alimenta la sfiducia e conduce all'isolamento.

La Confederazione è ritenuta un partner negoziale solido e affidabile in seno alle Nazioni Unite e la sua voce è ascoltata sulla scena internazionale, ha poi affermato Berset nella Grande Mela a Keystone-ATS. Allo stesso modo, anche l'Onu gioca un ruolo molto importante per Berna. Essendo la Svizzera un Paese aperto e orientato all'esportazione, ha bisogno di regole stabile e di una buona cooperazione a livello globale, ha proseguito il friburghese.

In occasione del suo incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il presidente della Confederazione ha affrontato la riforma dell'Onu, cui la Svizzera ha contribuito. Nel corso del soggiorno a New York Berset si è anche intrattenuto con diversi capi di Stato tra cui il presidente iraniano Hassan Rohani, come anche con l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet, in carica da inizio settembre. Il consigliere federale ha parlato a quattrocchi anche con i leader di Paesi quali ad esempio l'Egitto, l'Argentina e la Serbia.

A margine dell'Assemblea generale dell'Onu il presidente della Confederazione ha posto l'accento sulla politica sanitaria e della migrazione. Berset ha in particolare partecipato a due tavole rotonde di alto livello su questioni relative alla migrazione e a due eventi organizzati dalla Svizzera sulla politica sanitaria: uno incentrato sulla politica in materia di droga e l'altro sull'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e la copertura sanitaria in situazioni di emergenza.

Il programma prevedeva inoltre la partecipazione al ricevimento in occasione del centesimo anniversario della nascita di Nelson Mandela, ai ricevimenti tradizionali del presidente degli Stati Uniti e dell'Unione europea nonché al pranzo di Stato su invito del "padrone di casa" Guterres. A conclusione del suo viaggio in America del Nord, nella notte svizzera Berset terrà un discorso sulla democrazia diretta presso la University of Pennsylvania a Filadelfia, metropoli considerata la città fondatrice degli Usa e dove sono state firmate la Dichiarazione d'indipendenza e la Costituzione.

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