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SVIZZERAGlifosato, la Svizzera dovrebbe valutare l'abbandono progressivo

26.09.18 - 17:53
Il Consiglio federale è disposto a studiare le opportunità e le modalità di un eventuale divieto
Keystone
Glifosato, la Svizzera dovrebbe valutare l'abbandono progressivo
Il Consiglio federale è disposto a studiare le opportunità e le modalità di un eventuale divieto

BERNA - La Svizzera dovrebbe valutare l'abbandono progressivo del glifosato. Con 95 voti contro 78 e 13 astenuti, il Consiglio nazionale ha sostenuto oggi un postulato di Adèle Thorens (Verdi/VD) che chiede al Consiglio federale di presentare un rapporto sul tema.

Tale rapporto dovrà studiare in concertazione con il settore agricolo le possibilità e i rischi di un abbandono del glifosato. Le alternative all'uso di questo erbicida saranno in particolare esposte dal punto di vista del loro potenziale e del loro impatto tecnico, ecologico ed economico.

Il Consiglio federale è disposto a studiare le opportunità e le modalità di un eventuale divieto progressivo del glifosato, ha indicato il ministro dell'agricoltura Johann Schneider-Ammann. L'Unione svizzera dei contadini e l'istituto di ricerca Agroscope lavorano già a un piano di abbandono del glifosato da parte della Confederazione, ha confermato il consigliere federale. Ma al momento attuale, il ministro non vede il motivo per giustificare un divieto di questa sostanza.

Stando a Schneider-Ammann, un'interdizione dell'uso del glifosato in Svizzera avrebbe soltanto un effetto marginale sul livello dei residui nelle derrate alimentari disponibili sul mercato elvetico.

Una minoranza considerevole di destra non voleva un rapporto sul tema. Se non si potesse più usare il glifosato, allora bisognerebbe togliere le erbacce con il trattore, ciò che genererebbe un aumento enorme delle emissioni di CO2, ha rilevato invano Marcel Dettling (UDC/SZ). Occorrerebbe anche prevedere un calo del 40% della produttività dei terreni.

Prodotto contestato

Il glifosato è un prodotto molto contestato. È stato classificato come "cancerogeno probabile" dal Centro internazionale di ricerca sul cancro, un organo dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Secondo gli agricoltori, dovrebbe prevalere il principio di precauzione, dato che gli erbicidi rappresentano un mercato di circa un miliardo di euro e tali sostanze sono molto apprezzate per la loro efficacia e i loro modici prezzi. Nel dicembre scorso la Commissione europea ha rinnovato la licenza per il glifosato, dopo oltre due anni di battaglia attorno ai suoi possibili effetti nocivi per la salute umana.

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COMMENTI
 

pillola rossa 5 anni fa su tio
Papi nostro che siedi in CF a Berna, dacci oggi il nostro pane contaminato. Rimetti a noi il nostro diserbo quotidiano, ma liberaci dai tumori. Amen

MIM 5 anni fa su tio
Bene, che trovino subito una strada per il suo abbandono

Tato50 5 anni fa su tio
Se è stato classificato come ""cancerogeno probabile" vuol dire che non c'è la certezza al 100%. Quindi io direi che "è probabile" che arrivi un divieto; io intanto faccio scorta per le erbacce del mio viale ;-)) Ieri ho letto che le donne che non fumano prendono il cancro ai polmoni per l'aria che respirano. Meglio che qualcuno a Berna non legga il mio Post altrimenti fanno un "divieto di respirare" ;-(( Quello per esprimersi liberamente l'hanno già fatto ;-((

sedelin 5 anni fa su tio
"studiare le opportunità per un eventuale divieto": é una perdita di tempo ben architettata per non entrare in conflitto con la ex-monsanto (ora assorbita da una ditta tedesca). contro il glifosato sono state raccolte firme a più riprese ed é ora di VIETARLO SUBITO!

kenobi 5 anni fa su tio
Un angolo di verde incastonato nel cuore dell’Himalaya, completamente libero dai pesticidi e sempre più ricco. È il Sikkim, il primo stato indiano che ha detto addio alle sostanze che avvelenano le terre ricorrendo esclusivamente al biologico. Lo stato indiano completamente senza pesticidi, divenuto modello mondiale. se ci riescono loro che consideriamo "terzo mondo"
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