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SVIZZERA«Le piattaforme commerciali online estere devono pagare l'Iva»

24.09.18 - 18:15
È la proposta del senatore Beat Vonlanthen, approvata tacitamente dal Consiglio degli Stati col benestare del Consiglio federale
Keystone
«Le piattaforme commerciali online estere devono pagare l'Iva»
È la proposta del senatore Beat Vonlanthen, approvata tacitamente dal Consiglio degli Stati col benestare del Consiglio federale

BERNA - Le piattaforme informatiche estere attive nel commercio online di beni e servizi vanno assoggettate sistematicamente all'Iva. È quanto propone una mozione del "senatore" Beat Vonlanthen (PPD/FR) approvata tacitamente dal Consiglio degli Stati col benestare del Consiglio federale. L'oggetto va al Nazionale.

Secondo l'autore della mozione, l'attuale limite di franchigia applicato in Svizzera - alto se comparato alla media internazionale - è di 65 franchi nel caso di acquisti online dall'estero. Esso implica già di per sé una spiacevole distorsione della concorrenza, riducendo il prezzo dei beni e servizi importati a scapito dello Stato.

Anche la recente decisione del Consiglio federale di far pagare l'Iva alle aziende estere attive per corrispondenza se con tanti piccoli invii esenti dall'imposta sull'importazione realizzano in Svizzera una cifra d'affari di almeno 100'000 franchi all'anno non è sufficiente, secondo il "senatore" PPD.

Stando a Vonlanthen, è giunto il momento di un giro di vite: benché il commercio online, in piena crescita, offra interessanti opportunità sia per i consumatori che per le imprese della Confederazione, secondo alcune stime dal 2020 verranno sottratti al fisco circa 100 milioni di franchi all'anno a causa di una normativa legale carente.

Ma vi è un altro problema, sostiene il "senatore" friburghese: l'aumento degli acquisti online all'estero fa regredire il fatturato delle imprese svizzere e, di conseguenza, gli introiti provenienti dall'IVA incassati dallo Stato.

Tale problema non tocca soltanto la Svizzera, sottolinea Vonlanthen, tant'è che l'Europa si sta muovendo nella direzione indicata dalla mozione. Nel Regno Unito, per esempio, il Ministero delle finanze prevede di recuperare un importo di 1,3 miliardi di franchi entro il 2021. In Germania, nel 2017 i ministri delle finanze dei Länder hanno deciso che in futuro tutte le piattaforme online come Amazon, Ebay e AliExpress rispondano della sottrazione d'imposta.

In risposta a Vonlanthen, il Consigliere federale Ueli Maurer ha detto che i suoi servizi si stanno già occupando del problema e che presto che ci saranno proposte concrete.

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COMMENTI
 

Esse 5 anni fa su tio
Basta che si ricordano di togliere le commissioni fisse stile 16chf ...altrimenti creano una concorrenza ancora più sleale alle aziende estere e l'EU poi li bacchetta ??
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