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SOLETTACentro richiedenti l'asilo: il Comune non può dire "no"

12.09.18 - 16:39
Già il Tribunale amministrativo del canton Soletta si era rifiutato di riconoscere un rapporto specifico di prossimità
Keystone
Centro richiedenti l'asilo: il Comune non può dire "no"
Già il Tribunale amministrativo del canton Soletta si era rifiutato di riconoscere un rapporto specifico di prossimità

DEITINGEN - Il Comune di Deitingen (SO) e i suoi abitanti non hanno diritto a ricorrere contro il previsto centro federale per 250 richiedenti asilo nella vicina Flumenthal (SO). Lo ha deciso il Tribunale federale (TF).

In una sentenza pubblicata oggi i giudici losannesi spiegano che né il Comune di Deitingen né i nove abitanti che hanno inoltrato ricorso hanno saputo dimostrare perché sarebbero più toccati dal centro di accoglienza che altri Comuni o residenti. Ma questa è proprio la condizione per poter presentare ricorso.

Già il Tribunale amministrativo del canton Soletta si era rifiutato di riconoscere un rapporto specifico di prossimità; la corte non era quindi nemmeno entrata in materia sul reclamo contro l'autorizzazione di costruzione del centro.

Il TF si è dunque dovuto confrontare solo con la questione della legittimità del ricorso e non con il permesso di costruzione in sé. Dalla sentenza si apprende che il ricorrente più vicino abita a circa 580 metri dal previsto centro.

I querelanti non hanno nemmeno utilizzato l'argomento del rumore e di altre immissioni visto che dominano già quelli dell'A1. Mon Repos non ha per contro riconosciuto la tesi secondo cui i richiedenti asilo usufruiscono della stazione ferroviaria di Deitingen.

I giudici losannesi affermano che i ricorrenti si sono limitati a sostenere che con l'accesso al centro via Deitingen "i problemi sono già programmati" e che "ci si deve attendere disturbi all'ordine pubblico". Inoltre non hanno nemmeno dimostrato perché a loro avviso bisogna aspettarsi che dei richiedenti asilo trascorreranno spesso parecchio tempo nei pressi delle loro abitazioni.

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