Il consiglio nazionale ha infatti bocciato un'iniziativa parlamentare in tal senso della deputata socialista zurighese Min Li Marti
BERNA - Non saranno introdotti nuovi obblighi di ricusazione per i membri dell'Assemblea federale. Il Consiglio nazionale ha infatti bocciato oggi, con 130 voti a 58 e 4 astenuti, un'iniziativa parlamentare di Min Li Marti (PS/ZH) che chiedeva di rivedere le norme in merito.
Per la parlamentare socialista, il Parlamento deve evitare di destare l'impressione che i suoi membri traggano vantaggi finanziari personali dalle decisioni parlamentari. A suo avviso, i membri delle Camere federali «avrebbero l'obbligo di ricusarsi in qualsiasi dossier in deliberazione che li riguardi direttamente». Dovrebbero in particolare escludersi dalle votazioni nelle commissioni e nella propria Camera.
La maggioranza si è tuttavia opposta a questa iniziativa, perché ritiene che "nel singolo caso sarebbe difficile determinare quando un oggetto riguardi direttamente un parlamentare quale singolo individuo". Inoltre, a differenza dei legislativi cantonali e comunali, l'Assemblea federale emana innanzitutto norme generali e astratte, e raramente singoli atti, ha sottolineato Michaël Buffat (UDC/VD) a nome della commissione.