Cerca e trova immobili

SVIZZERALe Camere federali tornano al lavoro

06.09.18 - 08:07
Temi principali il "Progetto fiscale 17" e la trasposizione del diritto elvetico nella direttiva europea delle armi
Tipress
Le Camere federali tornano al lavoro
Temi principali il "Progetto fiscale 17" e la trasposizione del diritto elvetico nella direttiva europea delle armi

BERNA - Inizia lunedì la sessione autunnale delle Camere federali. Due sono i temi principali che terranno occupati consiglieri nazionali e "senatori": il "Progetto fiscale 17", rinominato dagli Stati "Riforma fiscale e finanziamento AVS", e la trasposizione nel diritto elvetico della nuova direttiva europea delle armi.

L'obiettivo di quest'ultima, proposta dalla Commissione Ue il 18 novembre 2015, pochi giorni dopo la seconda strage di Parigi, è mettere un freno alla diffusione delle armi semiautomatiche. La Svizzera è chiamata ad adeguare la propria legislazione entro maggio 2019 in quanto Paese membro dello Spazio Schengen.

Considerare i caricatori come armi? - Se i due rami del Parlamento sono sostanzialmente d'accordo nel voler limitare l'accesso a questo tipo di armi, esistono divergenze sulle questioni tecniche. I caricatori, ad esempio, vanno considerati come armi o come accessori?

Gli Stati difendono una visione più restrittiva e vogliono limitare la diffusione dei caricatori di grande capacità. A loro avviso, gli armaioli non devono però essere obbligati a redigere un inventario dei caricatori venduti.

La Camera dei cantoni si occuperà poi di un'altra riforma che mira a adottare il diritto europeo, quella sulla protezione dei dati. In giugno il Nazionale aveva deciso di scindere in due il progetto proposto dal Consiglio federale.

Le camere dovrebbero così prima esaminare il recepimento del diritto europeo che, in base agli accordi di Schengen, sarebbe dovuto avvenire entro lo scorso primo agosto. In un secondo tempo si potrà avviare senza fretta la revisione totale della legge sulla protezione dei dati.

Riforma fiscale - Per quanto riguarda la riforma fiscale, gli occhi saranno puntati sul Consiglio nazionale che dovrà esprimersi sul compromesso elaborato dagli Stati. Questo prevede che ogni franco di tassazione perso in seguito al Progetto fiscale 17 a livello di Confederazione, Cantoni e Comuni venga "compensato" con un franco di finanziamento all'AVS.

Il primo pilastro dovrebbe beneficiare di 2,1 miliardi di franchi. I nuovi fondi sarebbero finanziati grazie a un aumento dei prelievi salariali e a un aumento dei contributi prelevati dalle casse della Confederazione e dall'IVA.

L'esito alla Camera del popolo è però tutto fuorché scontato: in commissione il progetto è infatti stato approvato con un sol voto di scarto (per 12 a 11 e 2 astensioni). L'unica divergenza rispetto alla versione adottata dagli Stati riguarda il principio degli apporti di capitale. Tutte le altre proposte di minoranza, giunte da destra come da sinistra, sono invece state bocciate.

Lo scopo della riforma fiscale è abolire gli statuti speciali per le società holding e quelle di gestione invisi all'Unione europea e all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Questi saranno compensati con altri strumenti fiscali volti a preservare la concorrenzialità della Svizzera in ambito internazionale, limitando le perdite fiscali per Confederazione, Cantoni e Comuni.

Altri temi - Tra gli altri temi che saranno affrontati c'è da segnalare il credito di 124,5 milioni di franchi destinati al programma federale di sostegno alla creazione di posti di custodia extra famigliare per bambini. In agenda vi è pure la proposta di limitare i viaggi dei rifugiati nei loro Paesi d'origine.

Le Camere dovrebbero anche adottare il programma d'armamento 2018. Le divergenze tra i due rami del Parlamento riguardano il nuovo vestiario (100 milioni su un credito complessivo di circa 2 miliardi di franchi).

Riforma delle PC - Farà invece molto discutere - al Nazionale - la riforma delle prestazioni complementari (PC). Tra le due Camere esistono grosse divergenze che concernono, ad esempio, la possibilità di decurtare la rendita alle persone che hanno prelevato il capitale LPP e lo hanno esaurito tutto o in parte prima di ricevere le PC.

Tra gli altri punti controversi figurano gli aiuti per le spese generate dall'affitto. E anche sulle prestazioni per le famiglie con più figli non v'è intesa tra le due Camere.

Secondo una prima stima, la versione proposta dagli Stati prevede tagli nelle PC dell'ordine di 378 milioni di franchi. Il progetto del Consiglio federale puntava a risparmiare circa 300 milioni. Il Nazionale auspica per contro risparmi dell'ordine di 661 milioni.

Parità salariale in bilico - Un altro dossier molto controverso concerne la verifica della parità salariale uomo-donna nelle aziende con almeno 100 dipendenti. La proposta, già approvata dagli Stati, avrà vita dura al Nazionale: la commissione preparatoria ha adottato la relativa legge solo con il voto decisivo della sua presidente.

La Camera del popolo si occuperà anche della legge federale volta a migliorare la protezione delle vittime di violenza domestica o di stalking. È ad esempio prevista l'introduzione di dispositivi elettronici per sorvegliare il rispetto dei divieti di avvicinamento e di contatto.

Le due Camere dovranno infine decidere se accordare la garanzia federale alle Costituzioni rivedute di Ticino, Zurigo, Obvaldo, Basilea Campagna, Neuchâtel e Ginevra. Le modifiche alla Carta fondamentale ticinese concernono il controprogetto diretto all'iniziativa popolare "uno per tutti, tutti per uno", approvato dal 71,7% dei votanti il 24 settembre 2017. Esso riguarda la collaborazione tra Cantone e Comuni per la dotazione e il finanziamento di servizi pubblici in ambito sociosanitario e scolastico.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE