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SVIZZERASchneider-Ammann vola in Cina

03.09.18 - 14:44
Nel suo viaggio di 4 giorni Il consigliere federale verrà accompagnato da una cinquantina di esponenti ti dell'economia, della formazione, della ricerca, dell'innovazione e della politica
Keystone
Schneider-Ammann vola in Cina
Nel suo viaggio di 4 giorni Il consigliere federale verrà accompagnato da una cinquantina di esponenti ti dell'economia, della formazione, della ricerca, dell'innovazione e della politica

BERNA - Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann sarà in visita in Cina da mercoledì a domenica, accompagnato da una cinquantina di esponenti dell'economia, della formazione, della ricerca, dell'innovazione e della politica.

La missione economico-scientifica che lo porterà a Pechino e Shanghai - indica una nota diramata oggi a Berna - mira a «intessere e curare contatti con il nuovo governo cinese e a sondare quelli che possono essere gli ambiti di cooperazione prioritari», in particolare nei settori della formazione e della ricerca e in relazione all'iniziativa "Belt and Road" (BRI), lanciata dalla Cina per sviluppare una nuova Via della Seta verso l'Europa con corridoi terrestri e marittimi.

Il ministro elvetico dell'economia parteciperà inoltre al decimo anniversario di swissnex China, succursale cinese della rete di scambi scientifici swissnex sviluppata da Berna in alcuni partner scelti (USA, Brasile, India e Cina) per attuare la sua politica di cooperazione internazionale in questo ambito.

Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale della formazione, della ricerca e dell’innovazione (DEFR), incontrerà il vicepremier Hu Chunhua e diversi membri del governo cinese, tra cui molto presumibilmente i ministri della scienza, della tecnologia, dell'industria e del commercio. In programma figurano le relazioni economiche bilaterali e le cooperazioni nel campo della formazione, della ricerca e dell'innovazione.

La sua missione economico-scientifica offrirà inoltre «ulteriori opportunità di scambio con esperti dello sviluppo cinese ed esponenti del settore privato e del panorama cinese della formazione della ricerca e dell'innovazione». Una di queste opportunità è il "Sino-Swiss Economic Forum" organizzato dalla camera di commercio sino-elvetica SwissCham, che si terrà a Pechino giovedì 6 settembre.

Un altro momento saliente della missione sarà la "Sino-Swiss Drone Night", che si svolgerà venerdì 7 settembre a Shanghai in occasione del decimo anniversario di swissnex China.

La Cina - rammenta il DEFR nella nota - è il più importante partner economico della Svizzera in Asia. Nel 2017 si è piazzata al terzo posto per volume di scambi (37 miliardi di franchi, compresi i metalli preziosi), superata soltanto dall'UE e dagli USA.

Oltre ai metalli preziosi la Svizzera esporta verso la Cina soprattutto prodotti farmaceutici, macchinari e orologi, mentre importa macchinari, prodotti di elettronica e tessili.

Con un volume di oltre 21 miliardi di franchi, la Cina è inoltre la più importante piazza d'investimento asiatica per le imprese elvetiche. Dopo la convenzione contro le doppie imposizioni e l'accordo sulla protezione degli investimenti, dal 2014 il commercio e gli investimenti reciproci sono retti dall'accordo di libero scambio tra i due Paesi.

La Cina riveste un ruolo importante anche nei rapporti di cooperazione in materia di formazione e ricerca: negli ultimi dieci anni il programma bilaterale di cooperazione scientifica lanciato congiuntamente dai due Paesi ha sostenuto quasi 300 progetti.

Al di là della cooperazione a livello federale, numerosi ricercatori e istituti scientifici svizzeri intrattengono frequenti scambi con i loro omologhi cinesi, il che fa del Paese del Dragone uno dei principali partner scientifici della Svizzera in Asia, scrive il DEFR.

L'iniziativa "Belt and Road" (BRI) era già stata tematizzata lo scorso luglio durante la missione economica di Schneider-Ammann nell'Asia centrale. La Cina vuole ora occuparsi più a fondo di questa iniziativa, aggiunge il suo dipartimento, sottolineando come la Svizzera possa far confluire nei relativi progetti il suo «know-how specialistico».

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