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SVIZZERAVerso un accordo "light" con l'Unione europea?

02.09.18 - 12:24
Ignazio Cassis potrebbe scindere il dossier che riguarda l'accordo istituzionale con l'Ue, rimandando i temi spinosi e concentrandosi su quelli meno controversi
Keystone
Verso un accordo "light" con l'Unione europea?
Ignazio Cassis potrebbe scindere il dossier che riguarda l'accordo istituzionale con l'Ue, rimandando i temi spinosi e concentrandosi su quelli meno controversi

BERNA - I negoziati tra la Svizzera e l'Ue per la conclusione di un accordo istituzionale sarebbero a un punto morto: per salvare il salvabile ed evitare sanzioni, scrive oggi la "SonntagsZeitung", il ministro degli esteri Ignazio Cassis potrebbe chiedere al Consiglio federale questa settimana, o la prossima, di rinviare le questioni spinose per concentrarsi sugli aspetti meno controversi, come la risoluzione delle vertenze. Non è ancora chiaro se Bruxelles darebbe o meno il proprio assenso a un simile piano.

I negoziati in vista di un accordo istituzionale coinvolgono cinque settori (come l'accordo sui trasporti terrestri e aerei, sulla libera circolazione delle persone o sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità). L'Ue si attende tuttavia concessioni sulle misure di accompagnamento volte alla protezione dei lavoratori residenti.

Il Consiglio federale ha sempre dichiarato che tali provvedimenti non si toccano. Tuttavia, lo stesso Cassis, e il collega di governo Johann Schneider-Ammann, si sono detti disposti a discuterne con i partner sociali. Ieri si è tenuto l'ultimo incontro a Berna tra il ministro dell'economia Schneider-Ammann, i cantoni e il padronato sulla questione (assenti i sindacati che non ne vogliono sapere di ammorbidimenti vari). A metà settembre, il Consiglio federale dovrebbe far conoscere l'esito delle discussioni.

Stando alla "SonntagsZeitung", che cita fonti interne all'amministrazione, le difficoltà sarebbero tali da rendere impossibile giungere ad un'intesa con l'Ue entro la fine dell'anno, come auspicano sia l'esecutivo che Bruxelles.

Da qui la proposta del consigliere federale ticinese del PLR di scindere il dossier, lasciando da parte i temi spinosi. La Svizzera e l'Ue sarebbero d'accordo sull'istituzione di un tribunale arbitrale per dirimere le vertenze riguardanti l'applicazione degli accordi bilaterali. Questo problema potrebbe essere risolto entro l'autunno.

In un "memorandum of understanding" con Bruxelles dovrebbero invece figurare le questioni controverse come le misure collaterali o la cittadinanza europea. Simili problemi dovrebbero essere risolti entro cinque anni.

Il settimanale aggiunge anche un altro elemento di frizione tra le parti, ossia la garanzia concessa dai cantoni alle rispettive banche cantonali. Come dichiarato ieri dal ministro delle finanze Ueli Maurer alla "Schweiz am Wochenende", l'Ue non ammette infatti istituti finanziari garanti dai poteri pubblici. Egli ha anche detto che "si dovrebbe ancora chiarire questo punto prima di accettare un accordo quadro".

Secondo la "SonntagsZeitung", la decisione di Cassis di rinviare gli argomenti ostici sarebbe la risposta alle richieste provenienti da più parti di interrompere le trattative in corso. I vertici di PPD, PS e UDC sono di questo avviso se non si potranno mantenere le misure di accompagnamento.

Per il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), questa soluzione, se accolta da Bruxelles, permetterebbe ad entrambe i partner di salvare la faccia e di evitare misure di ritorsione da parte dell'Ue.

Vi è il rischio infatti che Bruxelles decida di non riconoscere più la regolamentazione svizzera in materia di mercati borsistici. Berna chiede il riconoscimento illimitato, mentre Bruxelles l'ha concessa solo per quest'anno, usando di questo suo potere quale mezzo di pressione per accelerare la conclusione di un'intesa istituzionale con la Confederazione.

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COMMENTI
 

streciadalbüter 5 anni fa su tio
Allo spiaggiato:e dove vuoi che vada ul gnazi:a fare compagnia a quelli della vaselina.

seo56 5 anni fa su tio
Cassis lo vuoi capire che la maggioranza degli elettori non ne vuole più sentire parlare di accordi con la UE??

streciadalbüter 5 anni fa su tio
Cassis non ha capito,e con lui gli altri federali,che la maggioranza degli svizzeri non vuole accordi con l`unione europea(a parte patrick28).Cosa ci vuole per fargliela capire?

Ul Cunili 5 anni fa su tio
Accordo light? Ma anche no!

roma 5 anni fa su tio
...accordi light? STOP a qualsiasi accordo.

Figenfeld 5 anni fa su tio
Basta con queste versioni "Light", ché sono un dispetto verso la popolazione votante, vedendo la "non messa in pratica" delle votazioni in passato! Bisogna bloccare qualsiasi accordo "marcio e contro il nostro Paese" una volta per tutte.

Bandito976 5 anni fa su tio
Certo, quelli facili li sanno risolvere tutti!

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Ewwai Ignazio... :-)))))

MrBlack 5 anni fa su tio
L’europa ricatta la Svizzera poi dice all’Italia che i ricatti non sono ammissibili... solito disco rotto...
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