Il PS argoviese, che intende difendere il seggio occupato da Pascale Bruderer, punta sull'attuale consigliere nazionale e figura di spicco tra i giovani socialisti
AARAU - Il Partito socialista argoviese intende difendere con i denti l'attuale seggio al Consiglio degli Stati occupato da Pascale Bruderer, che lascerà la carica a fine mandato, ossia nell'autunno 2019. Il collega di partito Cédric Wermuth, al momento consigliere nazionale e figura di spicco tra i giovani rampanti della politica federale, intende candidarsi per il posto lasciato libero. Il secondo seggio agli Stati è attualmente occupato da Philipp Müller del PLR.
Per il PS argoviese si tratta di una grande sfida, si legge nel profilo Facebook di Wermuth, residente a Zofingen. Ad ogni modo, per potersi presentare Wermuth dovrà ancora ottenere il sostegno del suo circolo e della sezione cantonale del partito che si riunirà a tale scopo a fine settembre.
Wermuth, già presidente di Gioventù socialista e noto per la sua retorica pungente, è deputato a Berna dal dicembre 2011. È anche vicepresiedente del PS argoviese. Si situa politicamente all'ala sinistra del PS.
Oltre a Wermuth, anche la consigliera nazionale PS di 52 anni Yvonne Feri ambisce il seggio della Bruderer, seggio conquistato da quest'ultima nel 2011 dopo 63 anni di assenza dei socialisti argoviesi dalla camera dei Cantoni.
La consigliera agli Stati 40enne Pascale Bruderer ha reso noto nel gennaio scorso di rinunciare ad una nuova candidatura. Bruderer si è lanciata nella politica nel 1997, come più giovane membro del parlamento di Baden. Quattro anni dopo è stata eletta nel parlamento argoviese, che ha lasciato l'anno seguente - a 24 anni - per prendere posto in Consiglio nazionale succedendo a Hans Zbinden. In seguito, alle elezioni federali del 2003 e del 2007, è stata la donna eletta con più voti.
Nel 2009, Bruderer è stata nominata presidente del Nazionale, la più giovane di sempre. Come »prima cittadina del Paese» ha dimostrato la sua capacità di costruire legami con altri partiti, ciò che le è valso l'elogio e l'approvazione di tutte le formazioni politiche.