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SVIZZERAProsegue la crescita, i sindacati chiedono salari più alti

09.08.18 - 09:42
Viste le previsioni di un aumento del PIL del 2,4%, i lavoratori dovrebbero beneficiare di salari superiore del 2%
Ti Press
Prosegue la crescita, i sindacati chiedono salari più alti
Viste le previsioni di un aumento del PIL del 2,4%, i lavoratori dovrebbero beneficiare di salari superiore del 2%

BERNA - L'economia svizzera prosegue la sua ripresa e ad approfittarne dovrebbero essere anche i lavoratori, i quali dovrebbero beneficiare di un aumento dei salari di almeno il 2%. Per impedire un nuovo calo del potere d'acquisto dei dipendenti, è necessario adottare al più presto delle contromisure, secondo le rivendicazioni dei sindacati per i negoziati autunnali.

Negli ultimi anni gli incrementi in busta paga sono stati «modesti» e in alcuni casi vi sono stati «anche dei congelamenti di salari», indicano in un comunicato la confederazione sindacale Travail.Suisse e le affiliate Syna, Transfair e Hotel&Gastro Union, ricordando che per il 2018 la Segreteria di stato dell'economia (SECO) prevede una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 2,4% e del 2,0% per l'anno seguente.

Nel 2017, la ripresa dell'inflazione - 0,5% - ha persino portato a una diminuzione dei salari reali, aggiungono i sindacati. Nel 2018, la quota dovrebbe essere dell'1%, rileva Gabriel Fischer, responsabile delle questioni economiche per Travail.Suisse. I lavoratori hanno contribuito a evitare che la crisi economica e finanziaria avesse conseguenze anche in Svizzera, aggiunge Fischer, il quale ritiene che i dipendenti devono ora raccogliere i frutti del loro lavoro.

Dopo un'estate rovente, ci si aspetta un autunno caldo in ambito di negoziati salariali, avvisano i sindacati in conferenza stampa a Berna.

Economia in crescita, ma anche incertezze

Secondo Travail.Suisse la Svizzera ha ormai superato la fase di difficoltà legata al rafforzamento del franco dopo l'abbandono del cambio fisso franco-euro nel 2015. In questi anni, spiega Fischer, gli orari di lavoro sono stati prolungati e i salari sono aumentati solo in misura modesta, se non addirittura nulla. Fortunatamente, aggiunge, la crisi finanziaria ed economica mondiale non ha avuto conseguenze di rilievo in Svizzera.

Altre incertezze provengono però dall'Europa, poiché se la Brexit conduce a turbolenze politiche ed economiche gli investitori internazionali troveranno rifugio nel franco svizzero, causando una nuova sopravvalutazione della moneta nazionale. Le questioni con l'Ue tuttavia potrebbero anche influenzare la politica interna, in particolare per quanto riguarda eventuali cambiamenti relativi alla libera circolazione delle persone.

Per quanto riguarda il potere d'acquisto e i consumi privati, le associazioni chiedono aumenti salariali più generali rispetto agli anni precedenti: secondo Travail.Suisse, la quota di aumenti salariali generali è crollata dal 69%, nel periodo 2006-2009, al 35% del triennio 2014-2017. Gli aumenti degli stipendi riguardano dunque solo un terzo della massa salariale e quando avvengono sono fatti «in maniera arbitraria».

Le associazioni a difesa dei lavoratori credono che sia necessario accordare incrementi maggiori. La confederazione sindacale rileva che negli ultimi anni l'attenzione si è concentrata soprattutto sull'aumento dei salari individuali a scapito dei redditi più bassi. Travail.Suisse intende quindi negoziare anche un aumento del salario minimo.

Uno studio eseguito da Travail.Suisse sugli stipendi dei manager rileva che la disparità tra i salari più elevati e quelli più bassi all'interno di un'azienda è ancora cresciuto negli ultimi anni. La confederazione sindacale ribadisce che la crescita ottenuta in un'azienda non deve essere divisa quasi esclusivamente tra dirigenti e azionisti, ma bisogna accordare aumenti di stipendio a tutti i lavoratori per non compromettere la coesione sociale. L'organizzazione ribadisce quindi la richiesta di incrementare regolarmente le remunerazioni, invece di distribuire bonus, per permettere anche una consolidazione del diritto a una rendita.

Syna: fino al 3% in più

Syna chiede dal canto suo un aumento dal 2 al 3% per tutti i lavoratori, con differenti rivendicazioni a seconda del settore e delle aziende. Il sindacato insiste in particolare sulla necessità di contrastare la ripartizione salariale individuale e arbitraria, che avviene spesso secondo criteri definiti "opachi". Syna vuole inoltre adeguamenti di stipendio anche per far fronte alla progressione dei premi di assicurazione malattia.

Secondo Syna, il salario dei dipendenti che possiedono un attestato federale di capacità (AFC) nel settore dei servizi non deve essere inferiore a 4'500 franchi. In ambito sanitario, il sindacato domanda un aumento del 2% e un incremento di 100 franchi sul salario minimo nella rispettiva fascia di stipendio.

Syna chiede 150 franchi in più nel settore dell'edilizia e anche un ulteriore aumento dei salari dell'1% - , oltre alla compensazione dell'inflazione pari anch'essa all'1% - per quanto riguarda i lavoratori attivi nel campo delle installazioni e finiture.

Rivendicazioni anche nel commercio al dettaglio: i salari inferiori a 5'000 franchi devono essere aumentati di almeno 100, anche per quanto riguarda il commercio online. Un ulteriore 2% è atteso anche per chi lavora negli spacci annessi alle stazioni di servizio.

Il sindacato auspica adeguamenti di stipendio anche per far fronte alla progressione dei premi di assicurazione malattia. Il presidente di Syna, Arno Kerst, ribadisce di non voler vedere adeguamenti salariali individuali o pagamenti una tantum nel settore dell'industria. Il sindacalista ritiene inoltre che le aziende manchino di trasparenza per quanto riguarda la politica degli stipendi.

Transfair: aumento generale

Un aumento generale è anche richiesto da Transfair, che rappresenta tra gli altri anche i dipendenti di Swisscom, Posta e della Confederazione. Il sindacato non ha ancora formulato richieste concrete, ma richiede un incremento dall'1,5 al 2% da parte delle aziende di trasporto pubblico regionali. Verrà inoltre trattato con attenzione il tema della digitalizzazione in tutti i settori.

Transfair si attende un chiaro segnale nell'ambito degli stipendi da parte della Confederazione, spiega il presidente del sindacato e consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (PPD/SO). Il tema delle casse pensioni sarà al centro delle discussioni autunnali di Transfair, spiega il solettese, precisando che verrà posta particolare attenzione agli impiegati federali. Questi ultimi subiranno una diminuzione delle prestazioni di vecchiaia fino al 5%, in seguito a degli adeguamenti della Cassa pensioni della Confederazione PUBLICA.

Disparità salariale inaccettabile

Travail.Suisse, Syna, Transfair e Hotel&Gastro Union giudicano inoltre «inaccettabile» la disparità salariale - che si attesta al 7,4% - tra uomini è donne. Per porre un freno a tale situazione, i sindacati si attendono una volontà politica "più forte per poter controllare la parità degli stipendi nelle aziende". Travail.Suisse chiede inoltre maggiori controlli tramite metodi statistici riconosciuti e l'applicazione di eventuali misure in collaborazione con le parti sociali per arginare questa diseguaglianza.

Syna dal canto suo ricorda le manifestazioni legate a questo tema in programma il prossimo 22 settembre e pretende che gli stipendi di un'azienda vengano esaminati ogni due anni. Il sindacato sottolinea anche la necessità di tenere sotto controllo il settore terziario, in cui vi sono salari più bassi per le formazioni tipicamente femminili (infermiera diplomata), rispetto a quelli tipicamente maschili, ad esempio l'agente di polizia.

Aumenti non in tutti i settori

La robusta crescita dell'economia elvetica è registrata anche tra i datori di lavoro e le possibilità di aumentare gli importi in busta paga in alcuni settori sono aumentate, indica all'agenzia Keystone-ATS Simon Wey, specialista del mercato del lavoro presso l'Unione padronale svizzera. Tuttavia, precisa, è ancora presto per fornire informazioni sullo sviluppo dei salari, poiché molti negoziati sono ancora in corso.

Wey si dice per contro contrario alla critica formulata in merito agli aumenti salariali individuali. In questo modo, sostiene l'economista, la volontà degli individui a migliorarsi potrebbe essere premiata. Tale incentivo non potrebbe invece essere ottenuto tramite un incremento generale.

Per quanto riguarda i singoli settori, Wey ritiene che vi sia poco margine di manovra nell'ambito del commercio al dettaglio e la gastronomia. Mentre a trarne maggior vantaggio potrebbero essere i settori più orientati all'esportazione: l'industria orologiera, la tecnologia medica, ma anche fornitori di servizi finanziati o tecnologie dell'informazione. Secondo Wey, «questi sono anche i settori in cui si sta intensificando la carenza di manodopera qualificata».

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