BERNAAmnesty chiede più attenzione ai diritti umani

BERNA - Svizzera e Sri Lanka devono integrare nell'accordo di partenariato migratorio la lotta contro la tortura, il rispetto dello Stato di diritto e la questione dell'impunità per le violazioni commesse durante la guerra civile. Lo chiede Amntesty International, criticando la dichiarazione d'intenti firmata oggi a Colombo da Simonetta Sommaruga.

I partenariati di migrazione non sono a priori negativi, ma devono essere conclusi solo con stati affidabili, afferma l'associazione di protezione dei diritti umani in un comunicato. Lo Sri Lanka non lo è visto che non ha mantenuto le promesse. Nel 2015 si era impegnato ad abrogare la legge antiterrorismo e a sostituirla con una conforme alle norme internazionali, ma finora non è stata fatto nulla.

L'80% delle persone arrestate nel 2016 sulla base delle disposizioni antiterrorismo denunciano di esser state torturate o maltrattate, stando al relatore speciale dell'ONU per i diritti umani e le libertà fondamentali. Le richieste della famiglie di 65'000-100'000 persone scomparse sono rimaste inevase e il parlamento del paese asiatico non ha ancora messo fuori legge la sparizione forzata.

Gli errori commessi nell'ambito di altri partenariati, non devono essere ripetuti, afferma Amnesty. La sicurezza delle persone rimpatriate deve essere una priorità assoluta per la Svizzera e il rispetto dei diritti umani essere va integrato nel partenariato con lo Sri Lanka. Non basta accontentarsi di vaghe promesse, conclude l'associazione.