Secondo il presidente dell'UDC svizzera Albert Rösti, i rimpatriati devono essere immediatamente incarcerati e tenuti in stato di detenzione
BERNA - Il presidente dell'UDC svizzera, Albert Rösti, esige posizioni più dure nei confronti di cittadini elvetici che decidono di lasciare il Paese per andare a combattere a favore dello Stato islamico (ISIS).
«La Confederazione sta attualmente negoziando il ritorno di cinque persone, due donne e tre uomini. Le nostre richieste sono chiare: la nazionalità svizzera deve essere ritirata a chi dispone della doppia cittadinanza», ha rilevato Rösti in un'intervista apparsa sull'odierno "SonntagsBlick".
Secondo il presidente dell'UDC svizzera, i rimpatriati devono essere immediatamente incarcerati e tenuti in stato di detenzione. Il partito democentrista vorrebbe infatti richiedere al Parlamento l'elaborazione della base giuridica necessaria a tal fine.
Rösti ha poi aggiunto che chi ha fatto parte dell'ISIS deve andare in prigione per tutta la vita. «La sicurezza della Svizzera per me è più importante di un terrorista che ha deciso di andare volontariamente in Siria», ha concluso.