Il presidente del PS ha accusato il ministro degli esteri di voler indebolire la protezione dei lavoratori per giungere a un accordo istituzionale con l'Ue
BERNA - La presidente del PLR Petra Gössi difende il ministro degli esteri Ignazio Cassis in una intervista pubblicata oggi dalla "Neue Zürcher Zeitung" dagli attacchi della sinistra. A suo avviso il consigliere federale ticinese non ha superato alcuna linea rossa nei negoziati con l'Unione europea.
Il ministro PLR è stato nuovamente oggetto di un duro attacco da parte del presidente del PS Christian Levrat sabato all'assemblea dei delegati socialisti a Losanna per aver messo in dubbio l'intangibilità delle misure di accompagnamento alla libera circolazione. Levrat lo ha accusato di voler indebolire la protezione dei lavoratori per giungere a un accordo istituzionale con l'Ue.
«Le affermazioni del signor Cassis non mettono in alcun modo in discussione la sua posizione, che è quella del Consiglio federale, riguardo alla necessità di protezione dei lavoratori, in particolare dei lavoratori distaccati», ribatte nell'intervista alla "NZZ" la consigliera nazionale Gössi.
«Da ticinese - sostiene la presidente del PLR - non gli verrebbe mai in mente di mettere in gioco le misure di accompagnamento. La protezione dei salari svizzeri in Ticino e in altri cantoni di frontiera è un tema di enorme importanza non solo per i sindacati ma anche per gli imprenditori».
«Ho l'impressione - ha sostenuto ancora la consigliera nazionale svittese - che il Partito socialista sia alla ricerca di un capro espiatorio allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità in caso di insuccesso della via bilaterale».