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VALLESERendite meno generose per i dipendenti del Cantone

19.06.18 - 14:59
Per risolvere i problemi strutturali incontrati dalla cassa di previdenza, il Consiglio di Stato vallesano vuole riformare in profondità il sistema attuale
Keystone
Rendite meno generose per i dipendenti del Cantone
Per risolvere i problemi strutturali incontrati dalla cassa di previdenza, il Consiglio di Stato vallesano vuole riformare in profondità il sistema attuale

SION - Per risolvere i problemi strutturali incontrati dalla cassa di previdenza del personale del Cantone, il Consiglio di Stato vallesano vuole riformare in profondità il sistema attuale. In futuro, le rendite versate ai funzionari potrebbero essere meno generose.

Il progetto presentato oggi prevede la scissione della cassa attuale in due entità: una cassa "chiusa" comprenderà i dipendenti affiliatisi prima del 2012, mentre una cassa "aperta" accoglierà le persone entrate dopo questa data. Quest'ultima cassa non beneficerà della garanzia del Cantone.

La cassa "chiusa" sarà ricapitalizzata progressivamente sull'arco dei prossimi vent'anni con un importo di 1,35 miliardi di franchi, ha indicato il capo del Dipartimento vallesano delle finanze Roberto Schmidt. Entro il 2051 essa sarà diventata una semplice cassa pensioni come ne esistono già in Svizzera, ha osservato l'esperto Werner Herzog citando l'esempio di quella dell'ex Swissair.

Nella cassa "aperta", il Cantone prevede di iniettare 265 milioni di franchi, ma essa non beneficerà più della garanzia del Cantone e funzionerà come gli istituti di previdenza del settore privato.

Parallelamente, i funzionari potranno scegliere di andare in pensione dai 58 ai 70 anni. L'obiettivo rimarrà di garantire il 60% del salario assicurato, ma ciò avverrà soltanto all'età legale di pensionamento.

Il Cantone compenserà i futuri tassi di conversione, che saranno ridotti, allo scopo di limitare ad un massimo del 7,5% (invece del 18%) la diminuzione delle rendite versate agli assicurati. Globalmente, tale diminuzione è stimata a circa 350 milioni di franchi, ma sarà possibile attenuare i suoi effetti prolungando l'attività professionale, ha detto Schmidt.

L'obiettivo del Consiglio di Stato è di applicare la riforma al 1° gennaio 2020. Il progetto sarà sottoposto al Gran consiglio l'anno prossimo.

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