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SVIZZERARicusazione dei parlamentari: «Nessun nuovo obbligo»

25.05.18 - 11:56
La Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale propone al plenum di respingere un'iniziativa della socialista Min Li Marti
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Min Li Marti
Min Li Marti
Ricusazione dei parlamentari: «Nessun nuovo obbligo»
La Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale propone al plenum di respingere un'iniziativa della socialista Min Li Marti

BERNA - Non occorre introdurre nuovi obblighi di ricusazione per i membri dell'Assemblea federale. Ne è convinta la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, che con 17 voti contro 7 e 1 astensione propone al plenum di respingere un'iniziativa parlamentare in tal senso di Min Li Marti (PS/ZH).

La parlamentare socialista vorrebbe modificare le norme relative alla ricusazione nella legge sul Parlamento in modo tale che esse «non siano valide soltanto per l'alta vigilanza». A suo avviso, i membri delle Camere federali «avrebbero l'obbligo di ricusarsi in qualsiasi dossier in deliberazione che li riguardi direttamente», indica una nota odierna dei servizi del Parlamento.

La maggioranza della commissione si è tuttavia opposta a questa iniziativa, perché ritiene che «nel singolo caso sarebbe difficile determinare quando un oggetto riguardi direttamente un parlamentare quale singolo individuo». Inoltre, a differenza dei legislativi cantonali e comunali, l'Assemblea federale emana innanzitutto norme generali e astratte, e raramente singoli atti.

Sempre secondo la maggioranza commissionale, se un dossier dovesse davvero riguardare direttamente un parlamentare, la persona interessata dovrebbe ricusarsi volontariamente «per una questione di decoro».

Secondo la minoranza, dovrebbe invece essere nell'interesse dell'istituzione del Parlamento, per la sua reputazione, di cercare una soluzione sulle norme relative alla ricusazione sulla base dei modelli cantonali e comunali.

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