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SVIZZERAScambio automatico con Hong Kong e Singapore

09.05.18 - 11:50
Il messaggio è stato licenziato oggi dal Consiglio federale. La decisione di applicare gli accordi risale allo scorso mese di ottobre
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Scambio automatico con Hong Kong e Singapore
Il messaggio è stato licenziato oggi dal Consiglio federale. La decisione di applicare gli accordi risale allo scorso mese di ottobre

BERNA - Il messaggio per lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con Singapore e Hong Kong è stato licenziato oggi dal Consiglio federale. Nello stesso testo l'esecutivo sottopone al Parlamento l'introduzione dello scambio automatico con altre piazze finanziarie.

Nell'ottobre 2017, viene ricordato in un comunicato governativo, il Consiglio federale aveva deciso di applicare gli accordi con Singapore e Hong Kong in via provvisoria dal primo gennaio di quest'anno e di scambiare per la prima volta le informazioni nell'autunno 2019. Con il presente progetto l'esecutivo chiede alle Camere federali l'autorizzazione per la ratifica di entrambe le intese.

Secondo il governo è però importante che lo scambio venga introdotto con tutte le piazze finanziarie concorrenti, in modo tale da garantire pari condizioni a livello mondiale.

L'obiettivo è quello di attivare uno scambio a partire dal 2019, per poi procedere a un effettivo trasferimento di dati dal 2020, in particolare con gli Stati che applicano uno scambio di dati non reciproco. Si tratta di Paesi che trasmettono dati ai loro Stati partner, rinunciando tuttavia a ottenerne a loro volta. Esempi sono Anguilla, Bahamas, Bahrein, Qatar, Kuwait e Nauru.

La Confederazione vuole però anche accordi su base reciproca con Panama. Lo stesso vale per i comuni d'oltremare dei Caraibi appartenenti ai Paesi Bassi (Bonaire, Sint Eustatius e Saba), i quali non rientrano nel campo di applicazione dell'Accordo sullo scambio automatico di informazioni finanziarie per migliorare l'adempimento fiscale internazionale stipulato con l'UE. L'idea è quella di applicare per analogia i meccanismi di verifica approvati dal Parlamento nel dicembre 2017.

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