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SVIZZERANuova legge sulle armi, i tiratori minacciano un referendum

28.04.18 - 17:36
La federazione sportiva svizzera di tiro (SSV/Swiss Shooting) ha deciso di devolvere mezzo milione di franchi per una eventuale campagna di votazione
Keystone
Nuova legge sulle armi, i tiratori minacciano un referendum
La federazione sportiva svizzera di tiro (SSV/Swiss Shooting) ha deciso di devolvere mezzo milione di franchi per una eventuale campagna di votazione

ZUCHWIL - La federazione sportiva svizzera di tiro (SSV/Swiss Shooting) si sta preparando per un eventuale referendum contro l'attuazione della direttiva inasprita dell'Ue sulle armi: i delegati si sono accordati oggi a Zuchwil (SO) di devolvere mezzo milione di franchi per una eventuale campagna di votazione.

Diverse disposizioni del disegno di legge contraddicono gli interessi dei tiratori, indica la SSV in un comunicato odierno. In questa forma la direttiva non può essere accettata, afferma il presidente Luca Filippini, citato nella nota.

Un referendum rimane tuttavia «l'ultimo mezzo». Prima di tutto, ora si vuole influenzare la politica in modo da raggiungere una buona soluzione. «Dobbiamo però essere pronti ad agire immediatamente in caso di necessità», aggiunge Filippini.

Al centro delle normative inasprite da parte dell'Unione europea figurano fucili semiautomatici e pistole con caricatori di grandi capacità. Tra questi, il fucile d'assalto 90 dell'esercito svizzero, generalmente utilizzato dai tiratori sportivi.

Tra le armi proibite risulterebbero nuovi fucili semiautomatici con caricatori di oltre dieci colpi o pistole con oltre 20. Secondo il Consiglio federale, tali armi rappresentano un pericolo perché permettono di sparare più volte senza ricaricare. L'obiettivo della nuova legislazione è di limitare l'accesso a tali armi e di migliorare lo scambio di informazioni nell'area Schengen.

La direttiva sulle armi dell'UE è stata criticata fin dall'inizio: oltre alla SSV, hanno minacciato di lanciare un referendum anche l'organizzazione Pro Tell e l'Associazione Svizzera dei Sottufficiali. Ad opporsi alla direttiva vi è anche l'UDC.

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COMMENTI
 

Monello 5 anni fa su tio
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Drullo 5 anni fa su tio
inoltre basta un colpo per uccidere, non è limitando le capacità dell'arma che si risolvono problemi... a volte anche un'arma giocattolo può fare danni, persuadendo... quindi vabbè. Speriamo nel buon senso!

Evry 5 anni fa su tio
Non si vuol capire che chi vuole un arma la trova senza problemi, ciò è dimostrati chiuaramente, Non bisogno punire gli innocenti e cittadini corretti ma applicare pende molto più severe a chi usa un arma !! Car GIUSTIZIA !!! si difendono i criminali e per chi subisce non si fa assolutamente niente.

OCP 5 anni fa su tio
"Secondo il Consiglio federale, tali armi rappresentano un pericolo perché permettono di sparare più volte senza ricaricare." la frase corretta è: "Il Coniglio federale sa benissimo che ha detto una scemenza perché sarebbe comunque possibile avere un certo numero di caricatori già pronti e sostituire il caricatore sarebbe questione di pochi secondi... e poi si ricomincerebbe a sparare. Il Coniglio federale però è troppo cagainbraga e se l'UE dicesse di farsi il nodo della cravatta al pisello loro lo farebbero."

fakocer 5 anni fa su tio
In una settimana mezzo milione di firme!

Equalizer 5 anni fa su tio
Dobbiamo fare anche noi come la repubblica Ceca, seppur sia membro UE, ha bloccato il recepimento nazionale della direttiva 2017/853/Ue, così come la Polonia ha inoltrato ricorso contro la stessa direttiva. Allora noi che non siamo UE perché non abbiamo un governo capace di farsi rispettare? Abbiamo le nostre leggi che già sono all'avanguardia nel settore. Chiaro quindi che la Sommaruga non deve poi chiedersi perché sia la meno apprezzata e più insultata di tutto il governo.
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