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GRIGIONIPBD: «Il cartello edile ha danneggiato il partito»

28.04.18 - 16:35
Ieri, il candidato al governo per il PBD Andreas Felix si è infatti ritirato dalla corsa al Governo e dalla presidenza del partito a sei settimane dal voto
Keystone
PBD: «Il cartello edile ha danneggiato il partito»
Ieri, il candidato al governo per il PBD Andreas Felix si è infatti ritirato dalla corsa al Governo e dalla presidenza del partito a sei settimane dal voto

SEEWIS - Lo scandalo del cartello nel settore edile grigione, sanzionato dalla Commissione alla concorrenza, è stato oggetto oggi di alcune riflessioni critiche da parte dei quadri del Partito borghese democratico riunitisi in assemblea a Seewis (GR). La consigliera di Stato Barbara Janom Steiner ha parlato di un danno inflitto al partito.

Ieri, il candidato al governo per il PBD Andreas Felix si è infatti ritirato dalla corsa al Governo e dalla presidenza del partito a sei settimane dal voto.

Felix, che ha reso nota ieri la sua decisione, ha dichiarato di non aver saputo degli accordi illegali quando era presidente della società grigione degli impresari costruttori. Tuttavia, il suo ruolo nella vicenda è diventato subito un tema della campagna elettorale. Col ritiro di Felix, non sostituito, il PBG grigione rinuncia di fatto a difendere il secondo seggio nell'esecutivo cantonale.

Janom Steiner, che non si ripresenta, ha detto che all'interno del partito, di cui fanno parte gli ex consiglieri federali Samuel Schmid e Eveline Widmer-Schlumpf, vi sono dubbi sul ruolo svolto nella vicenda da alcuni esponenti del PBD.

Il comportamento di alcuni singoli, «il fatto di aver agito o di non aver agito», potrebbe arrecare danni al partito, ha detto senza troppi giri di parole Janon-Steiner. Sotto la lente dei riflettori sono infatti finite alcune persone vicine alle ditte coinvolte nello scandalo, tra cui in particolare i candidati al governo in vista delle elezioni di giugno.

Oltre a Felix, ormai fuori dai giochi e che avrebbe dovuto difendere il seggio di Janom Steiner, anche il direttore uscente del Dipartimento dell'economia Jon Domenic Parolini. Insomma, secondo la consigliera di Stato «il mondo non è più in ordine» e ciò «a sei settimane dalle votazioni». Janom-Steiner ha espresso rispetto nei confronti della decisione di Felix. A suo dire però, altri esponenti del partito dovrebbero farsi delle domande, imitando in questo Felix.

A difesa di Felix è intervenuto il presidente del PBD nazionale Martin Landolt, spalleggiato dal responsabile della campagna elettorale Gian Michael e dal presidente ad interim del partito cantonale, Bernhard Niggli. Landolt ha preso di mira il modo in cui i media hanno trattato la vicenda e come essa sia stata recepita dalla popolazione. Ad ogni modo, secondo Landolt la decisione di Felix riflette coraggio e senso di responsabilità. Il partito non lo abbandonerà, ha dichiarato il consigliere nazionale glaronese.

Con gli occhi già puntati alle elezioni, i vertici del PBD non hanno voluto parlare di crisi. Il 10 di giugno nei Grigioni si vota per il rinnovo dell'esecutivo e del legislativo. A Glarona solo per il rinnovo del Gran consiglio. Entrambi i Cantoni sono un importante bacino di voti per il Partito borghese democratico, nato da una scissione interna all'UDC.

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Si raccoglie quello che si semina !

Danny50 5 anni fa su tio
Partito artificiale del 3% creato attorno alla catastrofica distruttrice del sistema bancario e non solo. Merita di crepare ed essere sepolto nell’oblio della vergogna.
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