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SVIZZERAVoto elettronico: i rischi sono «ragionevoli»

28.04.18 - 10:00
Finora, l'e-voting è stato utilizzato circa 200 volte in Svizzera e niente indica che qualcosa non ha funzionato correttamente
Keystone
Voto elettronico: i rischi sono «ragionevoli»
Finora, l'e-voting è stato utilizzato circa 200 volte in Svizzera e niente indica che qualcosa non ha funzionato correttamente

BERNA - I rischi legati al voto elettronico sono «ragionevoli», afferma il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr che qualifica l'e-voting come sufficientemente sicuro. Il governo vuole passare dai test effettuati in diversi cantoni a una prassi regolare.

Per il responsabile del dossier in seno al governo, il voto elettronico è pure più sicuro di quello per corrispondenza, poiché più difficilmente manipolabile, afferma il cancelliere in un'intervista pubblicata oggi sulla "Neue Zürcher Zeitung". Sviluppando l'e-voting, la Confederazione si impegna a creare un sistema che scopre da solo qualsiasi irregolarità, così Thurnherr.

Finora, il voto elettronico è stato utilizzato circa 200 volte in Svizzera e niente indica che qualcosa non ha funzionato correttamente, argomenta ancora Thurnherr. Alcuni affermano che il sistema di voto elettronico sviluppato dal canton Ginevra sia stato piratato, ma si tratta solo di rumors, secondo lui.

Queste false asserzioni e le recenti manipolazioni elettorali che hanno avuto luogo all'estero o via Facebook non hanno effettivamente niente di rassicurante per la popolazione, concede il cancelliere. Ma ricorda anche che le manipolazioni denunciate hanno soprattutto influenzato la formazione dell'opinione pubblica e non i processi elettorali in se stessi.

Nelle prossime votazioni federali del 10 giugno, circa 114'000 aventi diritto di voto in tutta la Svizzera dovranno poter votare elettronicamente. Si tratta di persone domiciliate nei cantoni di Neuchâtel, Basilea Città, Ginevra, San Gallo e Friburgo. A questi si aggiungono circa 79'000 Svizzeri all'estero registrati nei cantoni di Berna, Friburgo, Lucerna, Basilea Città, Neuchâtel, Ginevra, San Gallo e Argovia.

Il Consiglio federale vuole che la maggioranza dei cantoni proponga il voto elettronico entro il 2019. Una procedura di consultazione su un progetto di legge che vuole trasformare i test cantonali in un sistema definitivo adeguato dovrebbe essere avviata nel corso del secondo semestre.

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