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SVIZZERASì al miliardo di coesione, avviata la procedura di consultazione

28.03.18 - 12:29
Il Governo conferma quindi la sua intenzione di partecipare al consolidamento di questi Paesi, nonostante le incomprensioni degli ultimi mesi con Bruxelles
Keystone
Sì al miliardo di coesione, avviata la procedura di consultazione
Il Governo conferma quindi la sua intenzione di partecipare al consolidamento di questi Paesi, nonostante le incomprensioni degli ultimi mesi con Bruxelles

BERNA - Il benessere a lungo termine della Svizzera dipende da un'Europa sicura, stabile e prospera. Questo in sintesi il motivo principale addotto oggi dal Consiglio federale in concomitanza col lancio della procedura di consultazione su un secondo contributo (dopo quello del 2007) di coesione ai Paesi dell'Est di 1,302 miliardi di franchi.

Il Governo conferma quindi la sua intenzione di partecipare al consolidamento di questi Paesi, nonostante le incomprensioni degli ultimi mesi con Bruxelles, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento parziale - un anno - dell'equivalenza della Borsa svizzera da parte dell'Ue e l'avvio di negoziati su un futuro accordo istituzionale.

Il Governo si attende, dopo la decisione di oggi, progressi su questi due dossier, come si evince dal comunicato diffuso dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Come già annunciato nei mesi scorsi, i punti forti dell'aiuto elvetico, diluito su dieci anni, sono la formazione professionale e la migrazione.

Un miliardo e 100 milioni sono destinati ai Paesi dell'UE-13 (Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) per il rafforzamento della coesione, anche tramite le attività nel nuovo ambito prioritario della formazione professionale, mentre 200 milioni saranno impiegati per provvedimenti nel settore della migrazione anche in Paesi che non appartengono all'UE-13 - come l'Italia o la Grecia - ma che sono particolarmente interessati dai fenomeni migratori.

Grazie alle sue competenze, la Confederazione intende contribuire a ridurre le disparità economiche e sociali negli Stati membri dell'UE beneficiari del contributo e all'interno dell'Unione, migliorare le prospettive dei giovani e concorrere a una migliore gestione dei flussi migratori, si legge nella nota del DFAE.

In funzione delle priorità dei Paesi partner, i mezzi finanziari potranno essere impiegati in settori come l'ambiente e i cambiamenti climatici, il sostegno alla società civile, la cooperazione nell'ambito della ricerca, la salute e la sicurezza sociale, il sostegno al settore privato e la sicurezza.

La nota rammenta che il contributo elvetico è "autonomo" e non direttamente connesso con altri dossier. Tuttavia, nei mesi scorsi non sono mancati i "qui pro quo" tra Berna e Bruxelles, con la prima che si attendeva progressi su alcuni dossier, come il riconoscimento da parte dell'Ue dell'equivalenza della Borsa svizzera.

Il riconoscimento c'è stato, ma solo per un anno. L'Ue si attendeva invece progressi in merito all'accordo istituzionale. Questo collegamento tra i due dossier è stato giudicato inopportuno dal Governo, il quale ha dichiarato l'inverno scorso di riservarsi il diritto di rivalutare la seconda tranche del contributo all'allargamento a beneficio dei Paesi dell'Europa dell'Est.

Con l'avvio della procedura di consultazione, l'Esecutivo non ha rinunciato alle sue aspettative. Al termine della procedura di consultazione, si legge nel comunicato odierno, «il Consiglio federale condurrà un'analisi dei risultati e valuterà lo stato e gli sviluppi delle relazioni complessive Svizzera-UE, in particolare nell'ambito del riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera. Su questa base deciderà poi come procedere».

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Sto dalla parte del Cf unicamente sulla base del fatto che questi fondi non andranno (come non lo sono nel recente passato...) nel calderone a Bruxelles ma, impiegati in modo mirato, quindi ad effettivo e diretto beneficio di specifici progetti in paesi meno fortunati del nostro...e, magari, con un ritorno per le nostre industrie.....

Monello 6 anni fa su tio
Mi pare che una volta avessimo votato per l entrata nella UE ed il popolo sovrano non l ha volute !! ....ed ora il CF regala 1.2 Mld di frs quale fondo di coesione ....sono sempre più convinto che il CF agisca contro il popolo Svizzero ...ed io stò perdendo la fiducia nel governo Federale !....forse non sono l`unico !

Bandito976 6 anni fa su tio
Ennesima dimostrazione di calamento di braghe!
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