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SVIZZERAUn weekend con 14 votazioni cantonali

04.03.18 - 17:29
Nel fine settimana in Svizzera non si è votato solo su "No Billag" e "Nuovo ordinamento finanziario"
TI Press
Un weekend con 14 votazioni cantonali
Nel fine settimana in Svizzera non si è votato solo su "No Billag" e "Nuovo ordinamento finanziario"

BERNA - Votazioni a carattere cantonale si sono tenute nel fine settimana in 14 cantoni, 10 svizzerotedeschi e quattro romandi. Ecco una sintesi dei principali risultati.

A FRIBURGO, i partiti e le organizzazioni politiche dovranno rivelare in futuro le rispettive fonti di finanziamento: l'iniziativa cantonale che lo esigeva è stata approvata dal 68,5% dei votanti. Sostenuto dalla sinistra, il progetto era stato combattuto da PPD, PLR e UDC, a nome della protezione della sfera privata.

Una iniziativa analoga presentata dalla Gioventù socialista è stata accolta a sorpresa, con una risicata maggioranza del 50,28%, nel canton SVITTO: i partiti dovranno pubblicare i finanziamenti ricevuti in vista di elezioni o votazioni. Normative simili sono attualmente in vigore soltanto nei cantoni Ginevra, Ticino e Neuchâtel.

Un voto molto atteso era quello del canton VAUD, dove una iniziativa promossa dall'estrema sinistra propugnava il rimborso delle cure dentarie di base tramite un'assicurazione obbligatoria, finanziata con un prelievo paritario sui salari analogo a quello già in vigore per l'AVS. I votanti hanno tuttavia respinto con il 57,5% dei voti la proposta, il cui costo era stato stimato a circa 300 milioni di franchi all'anno.

I cittadini del GIURA, i soli in Svizzera a potersi esprimere in materia a causa di un'apposita legge cantonale, hanno fatto sapere con il 53,7% di voti che sono contrari a depositi di scorie radioattive nei vicini cantoni di Soletta e Argovia.

In ARGOVIA gli studenti dovranno in futuro rimborsare un terzo delle borse di studio che ricevono dal Cantone. Il cosiddetto modello "splitting" è previsto da una revisione della legge sulle borse di studio approvata dal 61,1% dei votanti.

I cittadini dei cantoni di ZURIGO e BERNA hanno sonoramente bocciato, con oltre il 76% dei voti, iniziative sostenute da comitati vicini all'UDC volte a combattere il nuovo piano di studi per la Svizzera tedesca ("Lehrplan 21"). Le iniziative, analoghe a quelle già bocciate di altri cantoni, chiedevano di sottoporre le decisioni sui programmi scolastici al parlamento cantonale e in caso di referendum al verdetto popolare.

I BERNESI hanno anche dato via libera, con il 51,6% dei voti, a una nuova linea di tram tra Berna e Ostermundigen, comune di oltre 17'000 abitanti immediatamente ad est della capitale, approvando un credito cantonale di 102 milioni di franchi. I lavori cominceranno al più presto nel 2022 e dureranno circa cinque anni. La linea di tram è destinata a sostituire quella dei bus, sempre affollatissimi.

A BASILEA CAMPAGNA niente voto ai 16enni e neppure agli stranieri residenti: i votanti del cantone renano hanno chiaramente respinto - con maggioranze superiori all'80% - due iniziative in tale senso, presentate dai movimenti giovanili di PS e Verdi.

I votanti di BASILEA CITTÀ hanno invece accolto (62%) un'iniziativa dei Verdi liberali per ridurre da 10 a 3 anni la durata delle rendite previdenziali versate agli ex rappresentanti del governo ed ex presidenti dei tribunali.

Nel canton LUCERNA è stata respinta con il 62% dei voti un'iniziativa del PS "per alloggi accessibili a tutti": chiedeva che il Cantone cedesse a questo scopo immobili e terreni a prezzi modici a enti di utilità pubblica e comuni.

Il VALLESE si doterà di una nuova Costituzione: la proposta è stata accettata da oltre il 72% dei votanti. I lavori saranno condotti da un'assemblea costituente.

Nell'APPENZELLO ESTERNO, dove il 72,5% dei votanti ha accolto il principio di una revisione totale della carta fondamentale, si è invece preferito lasciare lo stesso compito al parlamento.

Nel canton SCIAFFUSA è stata approvata (52,6% di "sì") una revisione di legge che accorda più autonomia ai comuni in materia i protezione del patrimonio.

Nel canton SAN GALLO, infine, i votanti hanno approvato (62,4%) un credito di 48,6 milioni di franchi destinati al risanamento del teatro del capoluogo, edificio in calcestruzzo che risale al 1968. La ristrutturazione era combattuta soprattutto dall'UDC.

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