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Un'iniziativa per feste "più corte e conviviali" auspica di limitare la manifestazione ad una settimana
GINEVRA - I cittadini di Ginevra-città si pronunceranno il 4 marzo in merito a due temi: la durata delle omonime Feste estive, nonché per decidere della sorte di quattro referendum, contrari ad altrettante misure di risparmio varate dal Consiglio comunale nel 2017.
Una prima votazione prevista al riguardo il 24 settembre scorso era stata annullata a causa del contenuto, ritenuto parziale dalla giustizia, dell'opuscolo informativo. Il sindaco Rémy Pagani è stato sanzionato in dicembre con una multa per aver commesso una "negligenza grave" nella redazione della brochure.
In causa sono tagli per complessivi 2,5 milioni di franchi nel budget 2017 del Comune, contestati da socialisti, Verdi e Ensemble à gauche (estrema sinistra). I risparmi - principalmente in ambito culturale e sociale - sono invece appoggiati da PLR, PPD, MCG e UDC.
Gli abitanti del capoluogo dovranno pure decidere della durata delle Feste di Ginevra, note per i loro spettacolari fuochi d'artificio. Un'iniziativa per feste "più corte e conviviali" auspica di limitare la manifestazione ad una settimana (un tempo erano circa tre, negli ultimi anni la durata è stata progressivamente ridotta), mentre un controprogetto propone 11 giorni.
Il voto si svolge mentre l'edizione 2018 dell'avvenimento, organizzato dall'ente turistico locale, è minacciata. Nel 2017 essa ha accusato un deficit di 3,2 milioni di franchi, costringendo Genève Tourisme e Congrès ad attingere alle proprie riserve. L'iniziativa è sostenuta soltanto da Ensemble à gauche.
