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SVIZZERAIl piano di Cassis per l'Ue aprirà le porte al dumping?

31.01.18 - 06:07
Il consigliere federale presenterà oggi la sua strategia per risolvere le tensioni con Bruxelles
Keystone
Il piano di Cassis per l'Ue aprirà le porte al dumping?
Il consigliere federale presenterà oggi la sua strategia per risolvere le tensioni con Bruxelles

BERNA - Svizzera, Ue, accordi bilaterali e misure collaterali. Un piatto ricco (e forse indigesto?) quello che ha fra le mani Ignazio Cassis che oggi presenterà il suo piano per affrontare la delicatissima “questione europea”.

Cosa dobbiamo aspettarci?

Il tema sarà innanzitutto l’accordo quadro istituzionale con l’Ue. Gli accordi bilaterali dovrebbero essere reimpostati su nuove basi, che regolino per esempio la procedura in caso di contenzioso. Bruxelles insiste per una firma in tempi brevi e ha quindi concesso l’equivalenza della borsa svizzera solo a tempo determinato. Ciò non è piaciuto al Consiglio federale, che come reazione ha messo in discussione il miliardo di coesione.
 
Come procederà Cassis?

Stando a quanto anticipato da TagesAnzeiger e Sonntagszeitung, visto il comune desiderio di procedere speditamente, è quasi sicuro che l'accordo quadro venga inserito all'interno di un pacchetto. La Svizzera, quindi, dovrà probabilmente prepararsi a mettere mano anche alle misure collaterali legate alla libera circolazione delle persone.

Ok, ma cosa sono queste misure?

Le misure collaterali sono state introdotte per evitare il fenomeno del dumping salariale in Svizzera. Obbligano i datori di lavoro stranieri a rispettare il salario minimo e le condizioni di lavoro svizzere. Sono particolarmente importanti –  e politicamente delicati – quando entrano in gioco nel caso di artigiani o indipendenti stranieri che operano in Svizzera che devono dare un preavviso di 8 giorni e versare un deposito cauzionale.

Ma che problemi ha l'Ue con le misure collaterali?

Infastidiscono soprattutto la Germania, che ritiene renda «le aziende tedesche meno interessanti per i consumatori svizzeri», parole del primo ministro del Baden-Württemberg Winfried Kretschmann. Critica anche Bruxelles reputa la regola degli 8 giorni «discriminatoria e sproporzionata» oltre che illegale rispetto agli accordi sulla libera circolazione.

E in Svizzera, che ne pensa la politica?

L'Udc vorrebbe abolire sia le misure d'accompagnamento sia la libera circolazione delle persone. La sinistra e i sindacati, invece, sono per il mantenimento di entrambi: «Perdere le misure sarebbe devastante», commenta Unia.

Ma lo sarebbe davvero?

Da una parte i controlli sarebbero molto più difficili, come conferma Daniel Lampart dell'Unione sindacale svizzera, in un settore già particolarmente torbido. L'effetto del dumping, per altri, non è comprovato. Il motivo? «È comunque una frazione molto piccola del totale», replica Marco Salvi di Avenir Suisse, «anche in Ticino si parla del 1,6% del totale».

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COMMENTI
 

Bär 6 anni fa su tio
Servi di Bruxelles, ci state rovinando la vita voi con le vostre scellerate decisioni pro invasione di manodopera disperata a basso costo!

pontsort 6 anni fa su tio
Non sara il piano di cassis ad aprire al dumping, ma il piegarsi a 90 all'UE

moma 6 anni fa su tio
In ogni caso, se ditte le straniere entreranno in Svizzera libere con le loro condizioni, saremo alla fine e in pratica in UE. Un bel salto nel buio.

betha 6 anni fa su tio
arrabbiarsi sul nulla? processo alle intenzioni? certo che l'arte del minimizzare la possiedi; La conferenza stampa, fatta ieri dai big UDC, mi pare non lasci interpretazioni: abolire le misure d'accompagnamento che secondo loro annichiliscono la libertà contrattuale tra datori di lavoro e salariati, in altre parole via al dumping

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a betha
Magari betha, magari. Spero tanto che Cassis lo faccia, ma non mi illudo fino a questo punto. Mi basti che si ponga su un piano di "reclamare" e non di abbassare le braghe. Questo lo hanno già fatto gli amici tuoi precedenti; è ora che la CH rialzi la testa; tanto più che ora ha l'appoggio dei paesi che contano in UE.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a betha
Comunque, sappi che accettare automaticamente le leggi UE, significa annullare le misure di accompagnamento introdotte.. spero tu l'abbia capito ;-)

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Fiume, rana e scorpione non ti dicono nulla? I tedeschi sono i PRIMI a voler fagogitare la Svizzera! In questo modo hanno fatto fuori l'Italia. La testa va alzata alzando la voce, non calando i pantaloni.

MIM 6 anni fa su tio
Qui si stanno facendo processi alle intenzioni. Manco ancora si sono incontrati e già qualcuno si arroga il diritto di scrivere cosa hanno deciso. Io credo che Cassis porterà un messaggio duro, anche perché ha incassato l'appoggio di tutta l'UE che conta (eccezion fatta di Italia, Francia, Spagna e Grecia). Lasciamoci sorprendere invece di arrabbiarsi sul nulla.

Equalizer 6 anni fa su tio
Al paragrafo come procederà Cassis, si indica chiaramente alla popolazione la verità del fatto che: la Democrazia è la libertà di ogni individuo di scegliersi i propri dittatori!

Bandito976 6 anni fa su tio
1,6 del totale? Abbiamo 70000 frontalieri, una disoccupazione reale all'8% per non parlare dell'assistenza. Inoltre i lavoratori indigeni sono sottopagati. Quindi forse é meglio ragionare in tal senso.

camos 6 anni fa su tio
Il resto della CH si comincia a preoccupare e a capire quello che in Ticino avviene da anni... Mah per noi cambia nient qualsiasi cosa loro decidano...

betha 6 anni fa su tio
Risposta a camos
Il ticino è il banco di prova della destra svizzera; hanno capito che puoi tirare la corda e la gente vota e continua a votare i politici che li hanno messi in questa situazione; Non per nulla blocher vuole un domenicale gratuito anche in svizzera interna

Mattiatr 6 anni fa su tio
Eccolo, mantenere stipendi minimi dei lavoratori. La cosa mi puzza, sicuramente questi stipendi saranno troppi bassi per uno svizzero, il che renderà la Svizzera un posto più attraente per i frontalieri. Tutto ciò non riuscirà però a cambiare le cose in Ticino.
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