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SVIZZERAI siriani scrivono a Cassis: «Non aprite quell’ufficio»

18.01.18 - 17:38
Le Donne siriane per la democrazia e la diaspora siriana in Svizzera si oppongono all'apertura di un ufficio per l’aiuto umanitario a Damasco, che ritengono controproducente
Keystone
I siriani scrivono a Cassis: «Non aprite quell’ufficio»
Le Donne siriane per la democrazia e la diaspora siriana in Svizzera si oppongono all'apertura di un ufficio per l’aiuto umanitario a Damasco, che ritengono controproducente

BERNA - Le Donne siriane per la democrazia (FSD) e la diaspora siriana in Svizzera si oppongono all'apertura, da parte della Confederazione, di un ufficio per l'aiuto umanitario a Damasco. Sul tema hanno indirizzato oggi una lettera aperta al ministro degli esteri Ignazio Cassis.

Nella missiva si sottolinea che il presidente Bashar al Assad non potrebbe che gioire dell'apertura di un tale ufficio, in vista di una sua riabilitazione presso la comunità internazionale. Secondo i firmatari, non ci sarebbe invece nessun contributo nel miglioramento dell'efficacia degli aiuti umanitari elvetici in Siria.

«Se la Svizzera vuole veramente aiutare la popolazione civile, sarebbe più utile operare in favore di una vera soluzione che permetta ai siriani una transizione politica, senza il regime di Assad, per costruire il futuro Stato democratico», si legge ancora nella lettera indirizzata al consigliere federale ticinese.

I Paesi occidentali, compresa la Svizzera, devono mettere i diritti umani della popolazione siriana prima degli interessi a corto termine e fare pressione su Russia e Iran per ottenere la fine dell'attuale regime e libere elezioni, concludono FSD e la diaspora.

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