L'Udc non ha peli sulla lingua parlando dell'iniziativa "per la limitazione" e la battaglia (titanica) all'orizzonte: «Ci hanno già dato sfavoriti, sappiamo come è andata»
ZURIGO - 30'000 persone immigrate dall'Ue in Svizzera nel 2017, c'è chi dice “solo” e c'è chi dice “troppo”. Christoph Blocher è sicuramente uno di questi: «E l'economia in Europa sta andando bene, pensate cosa potrebbe succedere se (o quando) inizierà ad andare male? Gli effetti sarebbero catastrofici ed è tutta colpa della libera circolazione», conferma il capo-stratega dell'Udc a 20 Minuten parlando della nuova iniziativa “Per un’immigrazione moderata” la cui raccolta firme è iniziata proprio ieri.
Ma una chiusura totale, in caso passasse il sì, non rischia di essere eccessiva e danneggiarci?
No, rischiamo dei danni immensi se NON la aboliamo e non cambiamo la situazione attuale. Nel caso le urne ci premiassero starà poi all'Ue trattare con noi. Abbiamo sei accordi comuni dei quali traggono vantaggio soprattutto loro, dovranno accettare di mettersi davanti al tavolo. Altrimenti la Svizzera avrà il pieno diritto di rescinderlo.
Quella dell'Udc sarà di nuovo una battaglia soli contro tutti – e questa volta fra gli avversari ci saranno anche gli imprenditori – c'è un po' di preoccupazione, almeno?
Capisco che dal punto di vista del business la libera circolazione possa essere vantaggiosa. Sono un imprenditore anch'io. Ma bisogna anche rendersi conto che una cosa vantaggiosa per il privato può finire per danneggiare il pubblico. Non fa bene all'economia, che cresce ma il Pil stagna. Chiediamoci come mai.
Stando al sondaggio politico svolto da Tamedia il 55% dei partecipanti si è detto contrario all'abolizione, il 42% a favore. Pensa comunque di vincere?
Siamo solo all'inizio, direi che il 42% è un buon punto di partenza. 25 anni fa si diceva che l'80% dei confederati era favorevole all'adesione allo Spazio economico europeo. Alla fine però sappiamo tutti come è andata a finire...