Il rapporto con l'Unione Europea è un tema caldissimo per il Consiglio federale. Leuthard propone una votazione, mentre Cassis pensa a una segreteria di Stato per l'Europa
BERNA - Serve una votazione di principio sull'Europa: ne è convinta la presidente della Confederazione uscente Doris Leuthard, secondo cui «non vi sono alternative», sono necessari rapporti regolamentati con l'Unione europea. Intanto Ignazio Cassis pensa a una nuova autorità, un segretariato di stato per l'Europa.
«La via bilaterale è importante e va sviluppata ulteriormente per renderla sicura», afferma Leuthard in un'intervista al SonntagsBlick, facendo riferimento al cosiddetto accordo quadro con l'Ue che dovrebbe regolare le cosiddette questioni istituzionali, che vanno dalla risoluzione delle controversie all'interpretazione degli accordi, passando dall'applicazione automatica di nuove norme europee.
«Dobbiamo quindi chiarificare il nostro rapporto con l'Europa! Dobbiamo sapere in quale direzione ci muoviamo. A questo scopo sarebbe utile una votazione di fondo», sostiene la donna politica PPD.
«Capisco lo scetticismo nei confronti dell'Ue», afferma Leuthard. «L'Unione europea fa tanto in modo non ottimale. Ma ciò nonostante non vi è alcuna alternativa: due terzi dei nostri commerci sono realizzati con l'Ue. Possiamo rafforzare quanto vogliamo la collaborazione con la Cina e l'India: l'Ue rimane centrale. Abbiamo bisogno un meccanismo e di rapporti regolati con l'Ue. Questo eviterebbe i giochi politici che stiamo vivendo attualmente».
La ministra dei trasporti fa riferimento all'equivalenza della borsa elvetica concessa questa settimana dall'Ue solo a titolo provvisorio per i mancati progressi raggiunti sul fronte dell'accordo istituzionale. Il fatto che i due dossier vengano legati «non va bene», ritiene Leuthard. «Un simile gioco di potere non lo accettiamo», afferma, per poi però aggiungere: «Ma fa parte della politica e dobbiamo sopportarlo».
Al peggioramento del clima fra Berna e Bruxelles stanno contribuendo «ministri più giovani che conoscono poco la Svizzera e che per questo hanno poca comprensione per la nostra situazione, per i processi di democrazia diretta e per la via bilaterale». Il governo deve quindi prestare maggiore opera di convincimento, sia verso l'esterno che verso l'interno: nella Confederazione l'accordo quadro e il miliardo di coesione «vengono accolti con poco entusiasmo», ammette l'ex presidente del Partito popolare democratico.
Il nuovo ministro degli esteri Ignazio Cassis ha presentato informalmente all'esecutivo l'idea di creare una nuova segreteria di stato per l'Europa, riferisce Leuthard. «Prima deve però decidere lui stesso cosa vuole effettivamente trasformare in realtà».
Secondo il SonntagsBlick per il posto in questione il consigliere federale ticinese starebbe pensando al 52enne Roberto Balzaretti, che è stato ambasciatore elvetico presso l'Ue. Un nome che non farebbe però l'unanimità fra gli esponenti borghesi perché considerato un "Calmy-Boy", un diplomatico a suo tempo promosso dall'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey.
Sempre stando al domenicale la creazione di una nuova segreteria di stato permetterebbe inoltre di togliere di mano il dossier europeo all'attuale segretaria di stato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Pascale Baeriswyl.
La pressione su Cassis sembra però aumentare. In dichiarazioni riportate dalla SonntagsZeitung il presidente PS Christian Levrat invita il neoconsigliere federale a «uscire dal suo ruolo di stagista e a fare chiarezza in materia di politica europea, avviando rapidamente nuove trattative in materia di accordo istituzionale».