Cerca e trova immobili

BERNAPreventivo 2018, no al compromesso sull'AVS ma sì all'agricoltura

07.12.17 - 11:51
Oggi il Consiglio nazionale ha ribadito di voler destinare all'AVS i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020
Preventivo 2018, no al compromesso sull'AVS ma sì all'agricoltura
Oggi il Consiglio nazionale ha ribadito di voler destinare all'AVS i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020

Permangono ancora otto divergenze - e talune non da poco - tra i due rami del Parlamento in merito al preventivo 2018 della Confederazione. Oggi il Consiglio nazionale ha ribadito di voler destinare all'AVS i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020. La Camera del popolo si è invece allineata agli Stati sui contributi per i Politecnici federali e l'agricoltura.

BERNA - Per quanto riguarda l'AVS, grazie all'alleanza tra UDC e PS, il plenum - con 125 voti contro 40 e 27 astenuti - ha confermato la decisione presa la settimana scorsa di attribuirle la totalità dei soldi risparmiati dopo la votazione del 24 settembre scorso.

Dal canto suo la Camera dei cantoni - a cui ritorna il dossier - vuole destinare parte dei soldi - 295 milioni - al finanziamento del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria e il rimanente - 147 milioni - all'abbattimento del debito.

Gesto in favore di formazione e ricerca

Per quel che concerne invece la formazione e la ricerca, il Nazionale si è oggi parzialmente allineato agli Stati, accettando - con 110 voti contro 80 e 2 astenuti - di aumentare di 53 milioni il contributo finanziario al settore dei PF.

Rispetto alla prima lettura, è stato il PS a cambiare parere: la settimana scorsa aveva respinto tale aumento quale ritorsione contro l'aumento delle tasse di studio annunciate dai Politecnici federali. Secondo i socialisti, i PF potrebbero ancora rivedere questa decisione.

Rispetto alla Camera dei cantoni, quella del popolo non vuole concedere un supplemento di 564'000 franchi all'Istituto universitario federale per la formazione professionale.

A differenza del Consiglio degli Stati, il Nazionale ha inoltre sostenuto l'idea del liberale-radicale Hans-Rudolf Bigler (ZH) di aumentare di 25,6 milioni il credito per la formazione professionale superiore. Una minoranza, guidata da Thomas Aeschi, ha proposto invano un compromesso di 12,6 milioni, ma quest'ultimo è stato bocciato con 120 voti contro 72.

Su un altro punto la Camera del popolo ha invece seguito quella dei Cantoni, mostrandosi più generosa nei confronti degli studenti stranieri, mantenendo un contributo di 186'400 franchi per le loro borse di studio.

Giro di vite nell'agricoltura

Per una volta il Nazionale si è mostrato più severo nei confronti dell'agricoltura. Dopo che martedì i "senatori" hanno accettato la proposta di destinarle 84 milioni di franchi in più per i pagamenti diretti, oggi la Camera del popolo ha infatti abbandonato altre rivendicazioni favorevoli al mondo agricolo, in particolare rinunciando a un aumento di 6,6 milioni per i miglioramenti strutturali delle aziende.

Rispetto alla prima lettura, il Nazionale ha inoltre rinunciato a crediti d'investimento (-1,2 milioni di franchi), a contributi per la ricerca (-427'000 franchi) e la volgarizzazione agricola (-340'000 franchi).

Rispetto agli Stati, il plenum ha però ribadito la sua volontà di non sopprimere la sovvenzione di circa 3 milioni destinata all'assicurazione sulla qualità del latte. I "senatori" vogliono invece rinunciarvi, ritenendo che questo compito incomba al settore.

Meno soldi ai richiedenti asilo

Per quanto riguarda le altre divergenze mantenute, il Nazionale si è pronunciato per un taglio di 41 milioni all'aiuto sociale nei confronti dei richiedenti asilo, a causa del probabile calo delle domande.

Il plenum si è invece allineato alla Camera dei cantoni, facendo un gesto in favore delle attività extrascolastiche di bambini e giovani (+689'000 franchi) nonché delle organizzazioni famigliari (+439'000), attenuando i risparmi previsti in questo settore dal governo.

Il Nazionale ha inoltre seguito gli Stati su altri punti, rinunciando a un taglio di 2,77 milioni per l'Ufficio federale della topografia (Swisstopo), a una sforbiciata di 3,1 milioni nell'Amministrazione federale delle contribuzioni e di 814'000 franchi nel Controllo federale delle finanze. Ha inoltre abbondato l'idea di aumentare di 59'000 franchi il contributo alle organizzazioni culturali.

Contrariamente ai "senatori", il Nazionale ha pure chiesto un aumento del budget dell'Amministrazione federale delle dogane di 1,94 milioni per accrescere di 30 posti gli effettivi delle guardie di confine. A differenza degli Stati, la Camera del popolo ha pure ribadito di non voler aumentare l'aiuto culturale (+300 mila franchi) alla città federale di Berna in quanto capoluogo federale.

Deficit di 174 milioni di franchi

Il preventivo uscito dai dibattiti odierni del Nazionale prevede un deficit di 174 milioni di franchi, mentre quello scaturito martedì dalle discussioni agli Stati prevede un saldo negativo di 38 milioni.

Se nella versione della Camera dei cantoni, il budget 2018 è conforme al freno all'indebitamento, non si può dire la stessa cosa per quella del Nazionale: con i 53 milioni supplementari concessi ai PF il freno all'indebitamento è ormai superato di 31 milioni.

Il Consiglio degli Stati riprenderà il dossier giovedì. Non è escluso che per dirimere le restanti divergenze alla fine sarà necessaria una conferenza di conciliazione: va ricordato che qualora non si riuscisse a trovare un accordo, passerà il preventivo più basso.
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE