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BERNAImmigrazione di massa: «Oggi l'iniziativa raccoglierebbe più voti»

04.12.17 - 15:23
Ne è certo l'ex Mister prezzi Rudolf Strahm, che critica lo sguardo elitario sull'economia da parte del suo partito
Tipress
Immigrazione di massa: «Oggi l'iniziativa raccoglierebbe più voti»
Ne è certo l'ex Mister prezzi Rudolf Strahm, che critica lo sguardo elitario sull'economia da parte del suo partito

BERNA - Oggi l'iniziativa sull'immigrazione di massa verrebbe probabilmente accolta in modo più massiccio che nel 2014: lo afferma l'ex Mister prezzi ed l'ex segretario centrale del PS svizzero Rudolf Strahm, che rimprovera al suo partito una concezione elitaria dell'economia.

«Ci sono pochi esponenti del PS che sono attivi nell'economia», afferma Strahm in un'intervista pubblicata oggi dal portale finanziario Cash. A suo avviso mancano persone che si occupano del mercato del lavoro e dell'economia reale.

«Lo sguardo del PS sull'economia è molto elitario e dettato dall'ideologia», insiste l'ex consigliere nazionale bernese (1991-2004). E anche in ambito di formazione - tema da sempre caro a Strahm - i socialisti pensano solo ai piani più alti: «il partito ha in gran parte abbandonato la formazione professionale, ma due terzi dei giovani svizzeri seguono un apprendistato: per costoro il PS ha poco da offrire», sostiene quello che è stato il segretario del partito dal 1978 al 1985.

Secondo Strahm gli effetti dell'immigrazione sul mercato del lavoro si vedono molto bene fra le fasce meno abbienti e fra gli ultra 50enni. «Fra loro vi è un effetto di sostituzione», afferma l'esperto. «Trovo in particolare scorretto che lavoratori stranieri siano reclutati in settori con tassi di disoccupazione relativamente elevati».

Secondo Strahm è presumibile che, alla luce di quanto sta succedendo, oggi l'iniziativa UDC sull'immigrazione - approvata dal popolo il 9 febbraio 2014 con il 50,3% dei voti - potrebbe beneficiare di un sostegno più vasto. A suo avviso la penuria di manodopera esiste praticamente solo per dottori, personale di cura e professioni tecnico-matematiche ed è in gran parte dovuta a problemi interni, legati al numerus clausus e al liceo dove contano troppo le lingue straniere. Solo il 20% della manodopera Ue che arriva in Svizzera per via della libera circolazione è attiva in rami in cui si riscontra penuria di personale, sostiene Strahm citando un calcolo relativo al canton Zurigo.

«Nei luoghi in cui vengono reclutati migliaia di lavoratori stranieri i salari saranno sotto pressione», prevede lo specialista, che, fra il 2004 e il 2008, è stato incaricato federale alla sorveglianza dei prezzi. Per salvare il consenso politico nei confronti dell'immigrazione servono misure di protezione degli stipendi: decisivo sarà vedere se la preferenza indigena verrà introdotta in modo efficace ed efficiente.

Sempre secondo Strahm vi è inoltre un «problema psicologico: la popolazione non distingue fra libera circolazione, forza lavoro da stati extra-Ue e diritto d'asilo». Per la sinistra l'immigrazione diventa così una grande trappola: «il PS è prigioniero di una concezione della migrazione idealistica e multiculturale», conclude il 74enne, che è stato dal 1974 al 1978 segretario dell'organizzazione terzomondista Dichiarazione di Berna (oggi Public Eye).

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