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SVIZZERAPreventivo 2018, 442 milioni all’Avs

30.11.17 - 11:45
Si tratta del montante risparmiato dopo la bocciatura della Previdenza 2020
Ti Press
Preventivo 2018, 442 milioni all’Avs
Si tratta del montante risparmiato dopo la bocciatura della Previdenza 2020

BERNA - Secondo giorno di dibattiti al Nazionale sul preventivo 2018 della Confederazione e prime grandi divergenze tra i due rami del Parlamento. Oggi la Camera del popolo ha deciso di attribuire interamente all'AVS la totalità dei soldi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020. Il plenum si è anche pronunciato per un taglio di 41 milioni all'aiuto sociale per i richiedenti l'asilo e ha risparmiato dai tagli l'agricoltura e l'aiuto allo sviluppo. Le discussioni proseguiranno lunedì.

Per quanto riguarda l'AVS, con 130 voti contro 63 e 1 astenuto, il Nazionale ha stabilito che i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la votazione sulla riforma della previdenza vecchiaia le vadano interamente attribuiti. La maggioranza commissionale e gli Stati avevano invece proposto di assegnare una parte dell'importo (295 milioni) al Fondo per l'infrastruttura ferroviaria e il rimanente (147 milioni) all'abbattimento del debito.

L'idea di versare interamente la somma all'AVS è stata presentata dei capigruppo dell'UDC Thomas Aeschi (ZG) e del PS Roger Nordmann (VD). Visto che democentristi e socialisti costituiscono i due principali partiti alla Camera del popolo, la proposta è stata adottata senza grosse difficoltà dal plenum.

Secondo Aeschi e Nordmann, un versamento supplementare all'AVS era già previsto nell'ambito della riforma della previdenza vecchiaia e non era stato assolutamente contestato. «Per i socialisti, si tratta di stabilizzare provvisoriamente le finanze dell'AVS, consentendo così di elaborare una nuova riforma», ha spiegato Nordmann. «Questa somma non è assolutamente sufficiente per salvare i conti dell'AVS, si tratta soltanto di un'illusione», ha replicato invano il ministro delle finanze Ueli Maurer.

Inoltre, con questa soluzione, occorrerà procedere a tagli altrove per non superare il freno all'indebitamento, ha ammonito senza successo Daniel Brélaz (Verdi/VD) a nome della commissione delle finanze. In considerazione dei rapporti di forza diversi tra i due rami del Parlamento (agli Stati l'UDC dispone di molti meno rappresentanti, ndr.) è probabile che i "senatori" si esprimeranno diversamente rispetto ai colleghi del Nazionale, obbligando questi ultimi a pronunciarsi di nuovo.

No a taglio di 100 milioni per aiuto allo sviluppo - Il Nazionale non ha invece voluto diminuire di ulteriori 100 milioni il credito destinato all'aiuto allo sviluppo nel preventivo 2018. Con 100 voti contro 88, ha respinto una proposta in tal senso del democentrista Peter Keller (NW).

L'idea era stata sostenuta in commissione da UDC e PLR ed era stata accolta di misura. Ma oggi una parte dei liberali-radicali non ha seguito la maggioranza commissionale. Secondo Thomas Egger (PPD/VS) questa misura avrebbe costituito "un affronto per tutti i collaboratori dell'aiuto allo sviluppo". Risparmi in questo settore sono già stati effettuati, gli ha fatto eco Ursula Schneider Schüttel (PS/FR).

«La Svizzera è uno dei Paesi più ricchi al mondo, deve quindi assumersi delle responsabilità», ha sottolineato dal canto suo Tiana Moser (Verdi liberali/ZH). Dello stesso avviso Ueli Maurer, che si è opposto a tagli supplementari. Il consigliere federale ha ricordato che l'obiettivo della Svizzera è di destinare lo 0,5% del suo prodotto interno lordo (PIL) all'aiuto allo sviluppo.

Tentativi vani - Peter Keller, che ha definito l'aiuto allo sviluppo «una nuova forma di colonialismo», ha tentato di imporre un giro di vite in vari ambiti del Dipartimento federale degli affari esteri, ma tutte le sue proposte sono state nettamente respinte.

Anche i tentativi di Marina Carobbio (PS/TI) di aumentare i mezzi devoluti a diversi settori della cooperazione allo sviluppo non hanno avuto successo.

Il plenum si è invece pronunciato - con 160 voti contro 14 e 8 astenuti - per un taglio dell'ordine di 41 milioni nel preventivo previsto dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) per l'aiuto sociale ai richiedenti l'asilo.

La decisione odierna del Nazionale, anche in questo caso diversa da quella presa martedì dagli Stati, è stata motivata con il calo delle domande d'asilo.

Agricoltura risparmiata - Senza sorprese, il Consiglio nazionale si è poi mostrato più sensibile del governo nei confronti dell'agricoltura, che è stata risparmiata dai tagli. Rispetto al progetto governativo e agli Stati, con 126 voti contro 63 e 1 astenuto, la Camera del popolo ha accolto una proposta della sua commissione preparatoria volta a spendere 96 milioni di franchi in più in questo settore, di cui 84 milioni per i pagamenti diretti.

Contrariamente agli Stati, il Nazionale ha pure deciso di non diminuire di 18 milioni il credito destinato ai miglioramenti strutturali del settore agricolo. Non ha neppure fatto breccia la proposta di sopprimere la sovvenzione (circa 3 milioni) destinata all'assicurazione sulla qualità del latte, come auspicava anche il Consiglio federale.

Visto che sono state trattate soltanto una cinquantina delle oltre 80 proposte di minoranza, le discussioni continueranno ancora lunedì con in primis i settori della formazione e della ricerca per una durata complessiva dei dibattiti stimata in 12 ore.

Martedì toccherà poi alla Camera dei cantoni pronunciarsi sulle divergenze in merito al dossier.

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COMMENTI
 

Danny50 6 anni fa su tio
Basta proposte di ingrassare i trenini svizzero tedeschi. Benvengano soldi all’AVS anche se solo 1/3 di quelli scialacquati per i paesi dell’Est in UE.
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