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GINEVRAPremi malattia, niente più debiti per i giovani maggiorenni

29.11.17 - 16:52
In base all'accordo raggiunto dal Cantone con gli assicuratori, potranno essere chiamati a rispondere del mancato pagamento soltanto i genitori
Premi malattia, niente più debiti per i giovani maggiorenni
In base all'accordo raggiunto dal Cantone con gli assicuratori, potranno essere chiamati a rispondere del mancato pagamento soltanto i genitori

GINEVRA - A Ginevra, i giovani appena divenuti maggiorenni non saranno più perseguiti per il mancato pagamento, quando erano ancora minorenni, dei loro premi malattia da parte dei genitori. Il Cantone ha concluso un accordo in questo senso con gli assicuratori malattia.

«Per convincere gli assicuratori a negoziare al riguardo, ho fatto sapere che avevo intenzione di sospendere il pagamento degli attestati di carenza di beni», ha indicato oggi il consigliere di Stato Mauro Poggia, confermando la notizia data dal settimanale gratuito GHI.

Come gli altri cantoni, Ginevra versa agli assicuratori l'85% dei premi non pagati, una somma che ha raggiunto 40 milioni di franchi nel 2016 e che sarà di oltre 55 milioni nel 2017.

Dal mese di novembre, gli assicuratori malattia rinunceranno a perseguire il neo maggiorenne per i debiti - mancato pagamento dei premi e della partecipazione alle spese mediche - accumulati dai genitori prima della sua maggiore età. In base all'accordo raggiunto dal Cantone con gli assicuratori, potranno essere chiamati a risponderne soltanto i genitori.

«Entrare nella vita attiva con un debito è tremendo e ciò instaura una relazione di vittima della società», rileva il "ministro" ginevrino della salute. Misure nel senso dell'accordo erano state sollecitate dal Centro sociale protestante e da Caritas, partner del Cantone nella lotta contro l'indebitamento eccessivo.

In settembre, il Consiglio federale ha respinto una mozione della consigliera nazionale Bea Heim (PS/SO), che chiedeva appunto di modificare la legge sull'assicurazione malattie (LAMal) affinché i genitori risultassero debitori dei premi dei figli aventi diritto al mantenimento.

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