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SVIZZERAEsercito, per combattere l’estremismo basta un posto al 50%

24.11.17 - 13:52
È quanto scrive il Consiglio federale in risposta ad un'interpellanza del Gruppo PBD alle Camere federali
Keystone
Esercito, per combattere l’estremismo basta un posto al 50%
È quanto scrive il Consiglio federale in risposta ad un'interpellanza del Gruppo PBD alle Camere federali

 

BERNA -  Nonostante il numero di casi in aumento, il Servizio specializzato per l'estremismo nell'esercito è dotato solo di un posto al 50%. È quanto scrive il Consiglio federale in risposta ad un'interpellanza del Gruppo PBD alle Camere federali, precisando però che si sta studiando la possibilità di aumentare la percentuale nel quadro delle risorse finanziarie disponibili.

Nella su risposta, l'esecutivo indica che dal 2002 - anno di istituzione di questo servizio specializzato per l'estremismo in seno all'esercito subordinato alla Segreteria generale del Dipartimento federale degli interni - il numero di casi da accertare e di richieste di consulenza è aumentato di circa sette volte.

Nel 2016, delle cinquanta segnalazioni e richieste di informazioni pervenute al Servizio specializzato per l'estremismo in seno all'esercito (SSEEs), il 52% (21 casi) riguardavano presunti indizi di estremismo di destra e il 37% (15 casi) di matrice jihadista. Il fenomeno è in crescita, sosteneva nell'aprile scorso il Dipartimento federale della difesa che finanzia questo organismo al momento della presentazione del suo rapporto annuale.

Con 50 annunci e richieste nel corso dell'anno in esame, l'SSEEs è stato chiamato in causa in maniera superiore alla media (34 casi nel 2015). Guardando agli ultimi 5 anni, il numero delle sollecitazioni mostra una tendenza crescente. A partire dal 2013 si constata inoltre un aumento degli annunci e delle richieste concernenti l'estremismo di matrice jihadista.

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