È la posizione della Commissione degli affari giuridici del Nazionale che, con 15 voti contro 8, propone di non dare seguito a un'iniziativa parlamentare sul tema
BERNA - Non è necessario adeguare la definizione di genocidio specificando la necessità di accertamenti da parte di un tribunale internazionale competente. È la posizione della Commissione degli affari giuridici del Nazionale che, con 15 voti contro 8, propone di non dare seguito a un'iniziativa parlamentare sul tema.
La commissione, si legge in un comunicato odierno dei Servizi del Parlamento, condivide il parere dell'omologa degli Stati e, riferendosi a una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, giunge alla conclusione che quest'ultima non considera problematica la criminalizzazione della negazione di genocidio presente nella legge.
I riferimenti del tribunale di Strasburgo erano infatti solamente nei confronti di un caso specifico e non in generale contro la definizione di genocidio.
Per tale ragione, la commissione non ritiene opportuno mettere in discussione le disposizioni vigenti. L'iniziativa depositata da Yved Nidegger (UDC/GE) verrà ora trattata dal Consiglio nazionale.