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SVIZZERAAlimenti equi verso la bocciatura

26.09.17 - 11:00
La maggioranza del Consiglio nazionale - che voterà giovedì - ritiene la proposta «inutile, di difficile applicazione e contraria agli accordi commerciali sottoscritti dalla Confederazione»
Alimenti equi verso la bocciatura
La maggioranza del Consiglio nazionale - che voterà giovedì - ritiene la proposta «inutile, di difficile applicazione e contraria agli accordi commerciali sottoscritti dalla Confederazione»

BERNA - È tutto in salita il cammino dell'iniziativa popolare "Per alimenti equi" dei Verdi all'esame oggi del Consiglio nazionale. Secondo la maggioranza del plenum, che voterà solo giovedì, la proposta è inutile, di difficile se non impossibile applicazione e contraria agli accordi commerciali internazionali sottoscritti dalla Confederazione.

Come indicato, la Camera del popolo esprimerà una raccomandazione di voto solo giovedì quando si saranno espressi tutti gli oratori (26 annunciati). Stando alle indicazioni dei gruppi parlamentari e sulla scorta dei primi interventi, l'iniziativa difficilmente sarà adottata, così come anche il controprogetto diretto.

L'iniziativa gode del sostegno dei soli ecologisti e di una parte dei socialisti, mentre tutti gli altri partiti sono contrari. Il controprogetto, oltre ai Verdi, viene sostenuto da parte dei socialisti e dei Verdi liberali: troppo pochi per far pendere la bilancia dalla parte dei favorevoli. Questo testo è assai più blando dell'iniziativa, ossia meno vincolante

L'iniziativa dei Verdi intende promuovere la produzione di cibo - il 50% importato dall'estero - proveniente da un'agricoltura rispettosa dell'ambiente, della protezione degli animali e di condizioni di lavoro eque. Il testo mira in particolare a ridurre le ripercussioni sull'ambiente del trasporto e del deposito, oltre che lo spreco di alimenti.

La maggioranza del plenum, seppur giudicando tali obiettivi "lodevoli" in sé, ne chiede la bocciatura poiché racchiude un potenziale conflitto con il diritto commerciale internazionale.

Inoltre, l'iniziativa è difficilmente applicabile dato che il controllo delle condizioni di fabbricazione di tutti i prodotti importati sarebbe molto oneroso. Insomma, l'iniziativa rischia di far rincarare in prodotti importati, specie i generi alimentari, incitando paradossalmente il turismo degli acquisti, si è sentito in aula da parte del PS.

Per diversi esponenti del PLR, UDC e PPD, l'iniziativa non va demonizzata poiché si pone obiettivi senz'altro condivisibili. Tuttavia ha un difetto importante poiché fa capo a misure protezionistiche in contrasto con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio. Sussiste inoltre il rischio che vengano adottate ritorsioni non solo nei confronti dei prodotti agricoli elvetici, ma anche industriali.

Per la maggioranza del plenum, inoltre, l'iniziativa è di fatto inapplicabile poiché vuole imporre ai Paesi esteri gli standard elvetici in materia di protezione degli animali e agricoli. Tuttavia, nulla viene detto su come controllare che determinate esigenze vengano rispettate dai produttori stranieri.

I controlli alle frontiere rischiano quindi di tradursi in una specie di mostro burocratico costoso e poco efficiente. Inoltre, secondo gli oppositori molti degli obiettivi che si pone l'iniziativa sono in parte adempiuti dal nuovo articolo costituzionale adottato domenica scorsa da popolo e Cantoni riguardante la sicurezza alimentare.

Un'opinione non condivisa né dai Verdi né da parte del PS, secondo cui l'iniziativa in discussione permette finalmente di concretizzare alcuni degli obiettivi generali perseguiti dal nuovo articolo costituzionale sulla sicurezza alimentare.

Per Louis Schelbert (Verdi/LU), l'iniziativa per "alimenti equi" rappresenta un passo necessario che non farà rincarare i prezzi dei generi alimentari. Essa risponde alle esigenze dei consumatori favorevoli all'acquisto di beni prodotti nel rispetto degli animali e dell'ambiente.

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