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BERNARespinta la revisione del reddito dei parlamentari

20.06.17 - 16:37
Respinta la revisione del reddito dei parlamentari

BERNA - Non è necessario procedere a una verifica approfondita del reddito e delle indennità dei parlamentari visto che, stando ad un recente studio, risultano essere generalmente adeguati. Per la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati sarebbe inoltre molto difficile trovare un sistema che tenga conto delle situazioni molto diverse dei singoli deputati.

Lo studio, realizzato dall'Università di Ginevra su mandato della Delegazione amministrativa dell'Assemblea federale, ha dimostrato che esistono enormi differenze per quanto riguarda il reddito dei parlamentari e il tempo che dedicano al mandato. Le somme variano a dipendenza del numero di sedute commissionali e da quanto effettivamente spendono delle indennità forfettarie.

Tenendo conto di tutte le entrate e dei vantaggi, il salario orario per il lavoro in seno all'Amministrazione federale risulta essere di 79 franchi per un consigliere nazionale e di 76 franchi per un senatore. La Commissione ritiene che queste retribuzioni siano adeguate e non vede la necessità di procedere a verifiche.

Per quanto riguarda le indennità di pernottamento a Berna invece, ritiene che debbano essere corrisposte solo se i parlamentari passano la notte effettivamente nella città federale. Con 7 voti contro 3 e 3 astensioni ha quindi accolto un'iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR/ZG) in questo senso.

Respinta invece, ma di misura (7 voti contro 6), un'altra iniziativa parlamentare che chiede di abolire l'aiuto transitorio per i parlamentari non rieletti finché non tornano a svolgere un'attività professionale. Questo aiuto - sottolinea la commissione - non provoca costi supplementari visto che sostituisce le indennità dell'assicurazione contro la disoccupazione.

Pure bocciata l'idea di mettere a disposizione dei parlamentari un credito per l'assunzione di collaboratori personali. Questa proposta creerebbe costi supplementari eccessivi, secondo la commissione. Inoltre l'attuale importo forfettario per spese di personale e di materiale permette ad ogni parlamentare di trovare soluzioni adatte ai suoi bisogni.

La commissione degli Stati ha scartato infine un'iniziativa parlamentare, già approvata dal Nazionale, che voleva rendere fiscalmente imponibili le indennità per spese di personale e di materiale. La deduzione dalle imposte verrebbe accordata solo se questi costi sono effettivamente sostenuti.

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