La mozione - che intende obbligare l'ex regia federale a sospendere la prevista soppressione di 52 punti vendita fino al 2020 - è stata accettata. La palla passa agli Stati
BERNA - La Confederazione dovrebbe obbligare le FFS a sospendere fino al 2020 la prevista chiusura di 52 punti vendita di biglietti gestiti da terzi. Il Consiglio nazionale ha approvato con 93 voti contro 79 e 12 astenuti una mozione in tal senso depositata dalla Commissione dei trasporti.
Le Ferrovie federali avevano annunciato nel settembre dello scorso anno che dal 2018 avrebbero abbandonato le collaborazioni con i partner di distribuzione Migrolino, La Posta e Valora, nonché con i gestori delle stazioni private. Le FFS giustificano la loro decisione con la diminuzione delle vendite tramite questi canali e il forte aumento dell'acquisto di biglietti elettronici. Il risparmio previsto è di 5 milioni di franchi.
Contro la chiusura dei 52 punti vendita partner l'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha lanciato una petizione che ha raccolto 32 mila firme, ha ricordato oggi in aula il relatore commissionale Thomas Ammann (PPD/SG). Secondo l'ATA il «modello agenzia funziona in modo efficace e vantaggioso».
La strategia di risparmio delle FFS lancia un segnale sbagliato nel momento sbagliato e implica una riduzione delle prestazioni contraria ai principi del servizio universale, ha sostenuto ancora Thomas Ammann. È anche importante garantire che le persone anziane e portatrici di handicap possano continuare a procurarsi i biglietti in maniera semplice e accessibile, ha aggiunto.
La consigliera federale Doris Leuthard ha invano ricordato che la decisione di sospendere la vendita di biglietti tramite terzi rientra nelle competenze operative dell'ex regia, nelle quali il Consiglio federale e il Parlamento non devono intervenire. «Il servizio universale non prevede del resto che le FFS gestiscano uno sportello per la vendita di biglietti in ogni comune, nel mio ad esempio non c'è», ha aggiunto la ministra dei trasporti.
Concernente i casi particolari di Giubiasco e Nottwil (LU), dove vengono impiegate persone handicappate, le FFS dovranno proporre una soluzione. Queste due situazioni saranno regolate entro fine anno, ha assicurato Doris Leuthard. L'atto parlamentare passa ora al Consiglio degli Stati.
La soddisfazione dell'ATA - L'ATA è molto soddisfatta per la decisione del Consiglio nazionale di rinviare di due anni lo smantellamento dei punti di vendita FFS gestiti da terzi. Per la presidente Evi Alleman, la prosecuzione dei punti di vendita gestiti da terzi è nell'interesse degli utenti. «Sono molto contenta che la maggioranza delle Consigliere e dei Consiglieri nazionali sostenga la nostra posizione. L'impegno dell'ATA per il servizio pubblico è stato pagante».