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BERNARiforma pensionistica e sicurezza alimentare in votazione il 24 settembre

12.04.17 - 10:45
Saranno tre gli oggetti sottoposti ai cittadini svizzeri in autunno. Due riguardano la riforma “Previdenza per la vecchiaia 2020”, uno l’iniziativa "Per la sicurezza alimentare"
Ti Press
Riforma pensionistica e sicurezza alimentare in votazione il 24 settembre
Saranno tre gli oggetti sottoposti ai cittadini svizzeri in autunno. Due riguardano la riforma “Previdenza per la vecchiaia 2020”, uno l’iniziativa "Per la sicurezza alimentare"

BERNA - Il Consiglio federale ha deciso di sottoporre tre oggetti a votazione popolare il prossimo 24 settembre. Due temi sono legati e riguardano la riforma del sistema pensionistico.

Il primo oggetto concerne esplicitamente la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, ma si voterà soltanto in caso di riuscita del referendum. Il termine per la raccolta delle 50'000 firme necessarie scadrà il 6 luglio.

La riforma si compone di due parti: una modifica costituzionale che prevede un aumento dell'Imposta sul valore aggiunto (IVA) e una legge che comprende tutte le altre decisioni. I due progetti sono legati: la legge federale non può entrare in vigore se viene bocciato il decreto sull'IVA e viceversa.

Contro la riforma delle pensioni è stato costituito un comitato referendario, malgrado il popolo sia in ogni caso chiamato ad esprimersi visto che il progetto prevede una modifica della Costituzione. I contrari temono che senza referendum il dibattito si orienti su questioni troppo tecniche legate all'IVA.

Il terzo oggetto concerne il controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per la sicurezza alimentare". Il testo in votazione mira a preservare le basi della produzione, a ridurre i rifiuti alimentari e a garantire la permanenza di superfici coltive.

L'iniziativa originale dell'Unione svizzera dei contadini (USC) è stata ritirata, poiché il controprogetto amplia i campi di applicazione della stessa, con formulazioni più precise. Il testo iniziale chiedeva di rafforzare l'approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari provenienti da una produzione indigena sostenibile.

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