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BERNA«La sfera privata è già sufficientemente protetta»

05.04.17 - 11:59
Il Consiglio federale è contrario anche al controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata"
«La sfera privata è già sufficientemente protetta»
Il Consiglio federale è contrario anche al controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata"

BERNA -  Il Consiglio federale è contrario anche al controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata", poiché non ravvisa necessità di intervento in materia di tutela della privacy nel diritto fiscale.

Il governo valuta che la sfera privata sia già sufficientemente protetta dal segreto fiscale. Né il controprogetto né l'iniziativa popolare migliorerebbero la situazione dei contribuenti onesti, si legge in un comunicato odierno.

Il controprogetto non implicherebbe alcuna novità materiale, tuttavia il fatto di sancire nella Costituzione federale la nozione di segreto bancario in materia fiscale porterebbe a una banalizzazione della sottrazione d'imposta. Secondo l'Esecutivo, i contribuenti disonesti sarebbero incoraggiati a non cambiare comportamento e la morale fiscale sarebbe penalizzata. Ne conseguirebbero minori entrate per Confederazione, Cantoni e Comuni.

Inoltre, l'accettazione dell'iniziativa popolare o del controprogetto ridurrebbe inutilmente il margine di manovra del legislatore, in particolare per quanto riguarda riforme future dell'imposta preventiva e del diritto penale fiscale.

Nel dicembre 2016 il Consiglio nazionale ha approvato sia il controprogetto diretto (con 111 voti a 71 e 12 astensioni), sia l'iniziativa (80 voti a 60 e 55 astenuti). Lo scorso 10 gennaio la Commissione dell'economia e dei tributi degli Stati ha sospeso la discussione e ha chiesto al Consiglio federale un parere sul controprogetto, che ora è stato presentato. La commissione può adesso trattare ulteriormente l'affare.

Il comitato dell'iniziativa comprende rappresentanti di PLR, UDC, PPD, Lega dei Ticinesi, Unione svizzera arti e mestieri (USAM) e dell'associazione svizzero-tedesca dei proprietari (HEV). A loro avviso, lo scambio automatico d'informazioni finanziarie in Svizzera permetterebbe allo Stato di immischiarsi ancora di più nella vita privata delle persone, intaccando un bene centrale in una società liberale.

Il testo chiede di inserire nell'articolo 13 della Costituzione federale il principio secondo cui "senza il consenso della persona interessata" possono essere fornite "alle autorità informazioni concernenti le imposte dirette prelevate dai cantoni" soltanto nell'ambito di un procedimento penale ed esclusivamente in due casi: «se esistono sospetti fondati dell'intenzione di commettere una frode fiscale tramite documenti falsificati, alterati o materialmente falsi» e «se esistono sospetti fondati di evasione fiscale intenzionale e ripetuta, mirante a sottrarre somme ingenti».

Il controprogetto, molto simile all'iniziativa, sancisce la protezione della sfera privata e famigliare, come anche della sfera privata finanziaria. La protezione di quest'ultima non è tuttavia totale.

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