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BERNAPrevidenza 2020: Berset soddisfatto

17.03.17 - 13:30
Qualora il "popolo Sovrano" dovesse approvare la riforma del sistema pensionistico, il socialista sarebbe il primo consigliere federale a riuscirci dal 1995
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Previdenza 2020: Berset soddisfatto
Qualora il "popolo Sovrano" dovesse approvare la riforma del sistema pensionistico, il socialista sarebbe il primo consigliere federale a riuscirci dal 1995

BERNA - Il Consiglio federale è soddisfatto della riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 approvata oggi dal Palmento: gli obiettivi che il governo si era prefissato nel 2013 quando aveva presentato il progetto sono infatti stati globalmente raggiunti. Lo ha affermato oggi alla stampa il consigliere federale Alain Berset.

L'85% del progetto originario del Consiglio federale è stato confermato dalle Camere federali. Tra i punti importanti, ha sottolineato il ministro dell'interno, ci sono il mantenimento del livello delle rendite e la garanzia del finanziamento delle pensioni fino al 2030. Altro obiettivo ambizioso raggiunto è stata la riforma in contemporanea del Primo e del Secondo Pilastro.

Berset, che ha sottolineato di aver seguito i risultati delle votazioni finali di stamane in ufficio sul suo iPad, ha poi affermato che ora inizia una nuova fase. "Bisogna prendersi il tempo di studiare i punti positivi e negativi della riforma", ha detto il consigliere federale senza fare pronostici sull'esito della votazione che, come lui stesso ha lasciato intendere, si terrà in settembre.

Rispondendo a una domanda di una giornalista sulla presunta generosità della Previdenza 2020 per la generazione transitoria, Berset ha ricordato che la soluzione proposta a suo tempo dal governo era un'altra. "Quello che conta alla fine - ha poi proseguito - è il risultato rispetto ai costi", orbene "la soluzione adottata dal Parlamento è meno costosa del progetto originario".

La palla passa ora nelle mani del popolo. Qualora il "Sovrano" dovesse approvare la riforma del sistema pensionistico, il socialista Alain Berset sarebbe il primo consigliere federale a riuscirci dopo la sua collega di partito Ruth Dreifuss nel 1995. Le proposte dei suoi successori liberali-radicali alla testa del Dipartimento dell'interno sono infatti sempre state bocciate.

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