Cerca e trova immobili
BERNA - La Confederazione e i Cantoni vogliono affrontare insieme la richiesta di maggiore protezione delle minoranze religiose dal terrorismo. La Rete integrata svizzera per la sicurezza ha deciso di realizzare, entro metà marzo, un mandato con gli obiettivi da raggiungere.
Il mandato viene definito dall'Ufficio federale di giustizia (UFG), dall'Ufficio federale di polizia (fedpol) e dalla Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), ha spiegato oggi all'ats André Duvillard, delegato della Rete integrata svizzera per la sicurezza.
La rete è formata da una piattaforma operativa e una politica. Di quest'ultima attualmente fanno parte il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi - in qualità di direttore della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri -, la ministra della giustizia Simonetta Sommaruga, il ministro della difesa Guy Parmelin e il presidente della CDDGP Hans-Jürg Käser.
In Parlamento sono pendenti due mozioni che chiedono misure per la sicurezza delle minoranze religiose. Viene domandato anche di analizzare l'eventuale necessità di una base legale a livello nazionale.
Il governo è favorevole a tali iniziative, poiché le istituzioni e le comunità appartenenti a minoranze - in particolare quella ebraica - hanno bisogno di protezione da eventuali attacchi terroristici. Le necessarie misure non sono al momento state applicate in maniera soddisfacente, secondo il Consiglio federale. Si tratta di capire se la responsabilità su questo tema spetti ai Cantoni o alla Confederazione.
