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SVIZZERALa decisione di Parmelin è «incomprensibile»

27.01.17 - 13:20
Le commissioni della gestione del Parlamento criticano la decisione di sospendere il progetto "Difesa-terra-aria 2020"
La decisione di Parmelin è «incomprensibile»
Le commissioni della gestione del Parlamento criticano la decisione di sospendere il progetto "Difesa-terra-aria 2020"

BERNA - La decisione presa la scorsa primavera dal consigliere federale Guy Parmelin di sospendere il progetto "Difesa terra-aria 2020" (DTA, più noto con la sigla tedesca BODLUV) "non era opportuna né dal punto di vista fattuale né da quello politico". A queste conclusioni sono giunte le Commissioni della gestione (Cdg) delle due Camere in un rapporto redatto all'attenzione del Consiglio federale e del Parlamento.

"Non si erano verificati né problemi sostanziali né alcun sorpasso esagerato dei costi, che avrebbero potuto portare a un provvedimento immediato", hanno affermato in una conferenza stampa a Berna il presidente della Cdg Hans Stöckli (PS/BE), la vicepresidente Doris Fiala (PLR/ZH), nonché il presidente del gruppo di lavoro che ha redatto il rapporto, il "senatore" Claude Janiak (PS/BL).

Il documento è stato approvato dalla Commissione della gestione degli Stati con 9 voti contro 1. Quella del Nazionale l'ha invece adottato con 11 voti contro 9, hanno precisato i parlamentari.

Stando alla maggioranza delle due Commissioni, il progetto BODLUV "al momento in cui è stato sospeso - il 22 marzo 2016 ndr. - si trovava in una fase di valutazione e non ancora di acquisto. Quindi, non aveva provocato alcun costo supplementare".

«Informazioni affidabili» - Il capo del Dipartimento federale della difesa (DDPS) "avrebbe dovuto servirsi delle informazioni affidabili sul costo del sistema analizzato e, al più tardi entro il mese di settembre, decidere se proseguire o meno il progetto, nonché un'eventuale sua acquisizione". Stando alle Cdg, "lo stesso Parmelin ne era consapevole, come ha successivamente indicato".

Davanti alle Commissioni, il ministro della difesa ha giustificato la sua decisione, adducendo di "aver avuto l'impressione di non essere stato informato in modo appropriato". Inoltre, il 22 marzo, Parmelin si trovava sotto una certa pressione mediatica: la sera precedente la trasmissione svizzerotedesca "Rundschau" gli aveva chiesto chiarimenti proprio sul progetto BODLUV. Da un punto di vista più emotivo, quel giorno accaddero gli attentati a Bruxelles, che fecero 35 morti, inclusi i tre terroristi.

«Costi dell'ordine di 20 milioni» - La sospensione del progetto durante la fase di valutazione ha avuto conseguenze finanziarie: "costi dell'ordine di 20 milioni di franchi sono stati occasionati per la preparazione dell'acquisto, quando non si era in possesso di alcuna informazione esaustiva e definitiva sui sistemi testati e i costi di questi ultimi non erano ancora noti", deplorano i parlamentari.

Sulla base di queste considerazioni, le Commissioni della gestione invitano il Consiglio federale "a vigilare affinché la valutazione sospesa sia ripresa e ultimata rapidamente, in modo che le spese generate finora non siano state vane". Viene peraltro raccomandato al governo di "presentare in un rapporto la maniera in cui i capi dei dipartimenti debbano procedere in simili situazioni, in modo da evitare in futuro l'adozione di decisioni affrettate e costose".

Raccomandazioni a Parmelin - Per quanto riguarda Parmelin, egli è invitato a "prendere d'ora in poi decisioni (...) associandovi le persone responsabili che gli sono subordinate e a vigilare affinché questi provvedimenti poggino su basi obiettive". Le Commissioni chiedono nel contempo al capo del DDPS di "adottare le misure appropriate per instaurare una cultura della comunicazione interna ed esterna aperta e attiva".

Quanto a eventuali problemi linguistici che avrebbero ostacolato l'allora consigliere federale, fresco di nomina al DDPS, nella sua decisione di sospendere il progetto, essi non sono menzionati nel rapporto. "Non sappiamo se il capo del Dipartimento capisse tutte le sottigliezze tecniche legate al sistema di difesa terra-aria", ha affermato Hans Stöckli. Dal canto suo, Claude Janiak ha aggiunto che "il francese è ben diffuso nel suo dipartimento".

Le Commissioni sottolineano inoltre che il progetto poi sospeso era contestato in seno alle Forze aeree. "Taluni responsabili volevano far fallire il rinnovamento della difesa terra-aria a vantaggio dell'acquisto di nuovi aerei da combattimento, anche con indiscrezioni sulla stampa".

Mandato diverso dall'inchiesta amministrativa - Nel settembre scorso, lo stesso Parmelin aveva dichiarato che lo stop al progetto sarebbe costato circa 19 milioni di franchi. Tale somma interessava principalmente la società Thales Suisse, che aveva ricevuto il mandato dal DDPS di preparare la parte svizzera dell'acquisizione del nuovo sistema di difesa terra-aria. Il contratto era poi stato disdetto alla fine di aprile del 2016. Stando ai responsabili del progetto, il costo totale stimato di BODLUV oscillava tra i 700 milioni e gli 1,1 miliardi di franchi.

Il ministro della difesa aveva poi ordinato un'inchiesta amministrativa volta a chiarire se nel progetto vi fossero state lacune nelle strutture, nei processi e nei controlli. Il mandato di questa inchiesta non contemplava la valutazione della plausibilità della sua decisione, su cui si è invece concentrato il rapporto delle Commissioni della gestione del Parlamento.

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COMMENTI
 

falcodellarupe 7 anni fa su tio
Mah!!!!!! c'è bisogno di difendersi? da chi? forse dalle lobby degli armamenti!!!!
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