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BERNARiforma III: «Garantire posti di lavoro e entrate fiscali»

06.12.16 - 11:00
Un'alleanza di comuni, città e piccole e medie imprese ha presentato i propri argomenti a favore della riforma
Riforma III: «Garantire posti di lavoro e entrate fiscali»
Un'alleanza di comuni, città e piccole e medie imprese ha presentato i propri argomenti a favore della riforma

BERNA - Garantire posti di lavoro e miliardi di entrate fiscali: un'alleanza di comuni, città e piccole e medie imprese hanno presentato oggi a Berna i loro argomenti in favore della legge sulla riforma III dell'imposizione delle imprese, in votazione il 12 febbraio.

Le imprese tassate in modo separato, secondo il consigliere nazionale Martin Bäumle (Verdi liberali/ZH), pagano circa 5 miliardi tasse: comuni e città «non possono rinunciare a questa importante fonte di reddito». Sulla stessa linea il consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC/SH): i cantoni, nell'applicazione della riforma devono «operare a stretto contatto», altrimenti «mettiamo a rischio miliardi».

Per Michele Bertini, vicesindaco di Lugano, un argomento importante che parla a favore del riordino del sistema è il rafforzamento del federalismo: la riforma è «un compromesso equilibrato ed equo che rafforza i cantoni, permette di stabilire la certezza del diritto per le imprese, di garantire posti di lavoro e assicura entrate fiscali». La riforma «permetterà alla piazza economica svizzera di restare attrattiva, evitando in questo modo che le aziende decidano di stabilirsi altrove».

In gioco, secondo il direttore dell'Unione svizzera delle arti e mestieri Hans-Ulrich Bigler, vi è «la concorrenzialità della Svizzera». La riforma, per il futuro dei comuni, «è di cruciale importanza». Con essa «assicuriamo 150'000 posti di lavoro presso le grandi aziende e almeno altrettanti nelle piccole e medie imprese».

Il consigliere nazionale Yannick Buttet (PPD/VS), sindaco del comune di Collombey-Murraz, ha detto che l'attuale sistema fiscale deve essere modificato «a causa della pressione internazionale». Non vi sono soluzioni alternative. In caso di approvazione il 12 febbraio «cantoni e comuni riceveranno dalla Confederazione un sostegno di 1,1 miliardi di franchi». Qualora vincesse il No la «sfida rimarrebbe la stessa, ma dovremmo rinunciare ai fondi».

Al riguardo il sindaco di Montreux Laurent Wehrli ha sottolineato che il canton Vaud ha già votato a favore dell'applicazione della riforma fiscale a livello cantonale, con il sostegno di gran parte dei comuni e della città: «il canton Vaud è la prova che la riforma a livello cantonale può essere applicata positivamente nei comuni».

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