È quanto proposto dalla Commissione della politica di sicurezza. Il credito complessivo salirebbe così a 500 milioni entro il 2030
BERNA - Accordare 160 milioni di franchi supplementari a Polycom, la rete radio nazionale utilizzata dalle organizzazioni di sicurezza e di salvataggio di tutta la Svizzera. È quanto propone all'unanimità la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S), che si allinea quindi a quanto deciso dal Consiglio Nazionale durante l'ultima sessione.
Il credito complessivo per Polycom - sistema introdotto la prima volta 15 anni fa in Ticino e poi esteso a tutti i cantoni - ammonterebbe così a circa 500 milioni di franchi entro il 2030. L'importo globale comprende sia il materiale (programmi informatici e antenne) che le risorse del personale.
In una nota, la Commissione precisa di aver dovuto - come d'altronde lo stesso Consiglio Nazionale - approvare «quasi per forza» il progetto «per mancanza di alternative». Nella gestione dell'intero progetto Polycom ci sono stati errori «che in futuro andrebbero evitati».
Nel corso dei dibattiti al Nazionale, il ministro della difesa Guy Parmelin aveva sottolineato che si tratta di un progetto indispensabile ma non entusiasmante. Una sostituzione integrale di Polycom con un altro sistema sarebbe troppo costosa e richiederebbe troppo tempo, aveva aggiunto.
La rete Polycom viene usata da guardie di confine, polizie cantonali, pompieri, organizzazioni di salvataggio, protezione civile e formazioni ausiliarie dell'esercito per comunicare direttamente tra loro aggiornandosi costantemente in caso di eventi di vasta portata.