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GRIGIONIMeno imposte per le imprese grigionesi?

27.10.16 - 15:46
Meno imposte per le imprese grigionesi?

COIRA - Il governo grigionese intende abbassare le imposte per le imprese al fine di migliorare l'attrattiva del cantone e dare impulso a lungo termine all'economia, attualmente in difficoltà.

Lo ha indicato oggi la responsabile delle finanze, Barabara Janom Steiner (PBD), presentando il preventivo del 2017, che calcola un disavanzo di 20 milioni di franchi (50 milioni nel 2016) su circa 2,4 miliardi di entrate e uscite.

Concretamente il Consiglio di Stato vorrebbe ridurre del 10% il coefficiente d'imposta cantonale e del 4% quello comunale. In totale la pressione fiscale sulle aziende passerebbe dal 16,7 al 16,1%. Barabara Janom Steiner ha poi precisato che, se la terza riforma della fiscalità delle imprese sarà avallata in votazione federale il febbraio prossimo, l'obiettivo del governo cantonale è di portare la tassazione delle imprese sotto il 15%.

Se il parlamento cantonale in dicembre accetterà la proposta governativa, la diminuzione entrerà in vigore dal 2018. Ciò implicherà un mancato guadagno di circa 12 milioni di franchi all'anno, compresa l'imposta ecclesiastica. Per il cantone ci saranno minori entrate di 7,5 milioni di franchi nel 2018, 8,5 milioni nel 2019 e 8,25 nel 2020. Per i comuni si tratterà di un ammanco di rispettivamente 3, 3,4 e 3,3 milioni. La pianificazione finanziaria prevede un deficit di 45 milioni nel 2018, di 70 milioni nel 2019 e di 96 milioni nel 2020.

Riguardo al preventivo del 2017, il Consiglio di Stato calcola entrate fiscali per 626,7 milioni di franchi, in progressione dell'1% rispetto al budget 2016, con un aumento del 4,7% (+4 milioni) per le entità giuridiche e un calo dello 0,5% (-2,5 milioni) per le persone fisiche.

La buona situazione finanziaria consente per un breve periodo di sostenere meglio l'economia cantonale, ha aggiunto Barabara Janom Steiner. Nel 2017 l'esecutivo intende quindi aumentare gli investimenti netti a 273,7 milioni di franchi: un record (erano 247 milioni nel budget 2016). Questo livello dovrebbe essere mantenuto fino al 2020. I soldi saranno destinati ad opere edilizie e civili nonché all'economia forestale e allo sviluppo economico. Il margine di autofinanziamento è del 56,3%.

 

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